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Il nostro smartphone è pieno di germi?

Il nostro smartphone è pieno di germi?

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📱 I virus sugli smartphone non sono solo digitali: portiamo i telefoni ovunque (anche in bagno! 🛁) e così  accumulano germi e batteri.

Pulirli regolarmente è fondamentale: scopri il modo migliore per ottenere una corretta igiene del tuo smartphone.

(Articolo tratto da https://dottoremaeveroche.it)

I virus che possono infettare gli smartphone non sono soltanto digitali. I cellulari sono anche mezzi per la diffusione di virus biologici, e ogni giorno dovremmo fare attenzione a prevenire la loro diffusione o a rimediare in caso di contaminazione. Così come aggiorniamo le applicazioni per la sicurezza dei nostri dispositivi elettronici, è infatti necessario curare l’igiene degli schermi elettronici per proteggere la nostra salute.

Manipoliamo gli smartphone centinaia di volte al giorno e li abbiamo sempre con noi, sul comodino (oppure tra le lenzuola) e addirittura in bagno. Diventano così veicoli per trasmettere batteri e virus pericolosi. Per non rischiare gastroenteriti, infezioni cutanee o respiratorie, dovremmo trattarli con le stesse precauzioni con le quali ci laviamo le mani, spesso e accuratamente.

Dottore, gli smartphone sono davvero una fonte di germi?

I telefoni digitali non producono germi, ma li veicolano. Come altri strumenti utilizzati ogni giorno, come le maniglie delle porte o le banconote, sono oggetti che trasferiscono microrganismi patogeni e, a volte, infezioni. Quando un batterio, un virus o un fungo arrivano a contatto con lo smartphone, restano lì, anche per lungo tempo, e possono poi essere trasmessi altrove. La responsabilità è nelle nostre mani che, da sporche, utilizzano il cellulare per telefonare e passare il tempo scrollando, per poi posarlo su qualsiasi superficie, altrettanto sporca. Durante una telefonata, inoltre, avviciniamo il telefono alla bocca, all’orecchio e agli occhi, aumentando il rischio di contaminazione diretta.

Quali malattie possono essere veicolate dai telefoni?

I rischi di infezione microbica sono variegati. Pensiamo che nessuna ricerca è riuscita a individuare un dispositivo pulito. I batteri sono gli organismi maggiormente presenti ed è particolarmente preoccupante la presenza di Stafilococchi. Si trasmettono facilmente e possono causare infezioni che colpiscono soprattutto la pelle.

Non mancano poi batteri di origine fecale, come la Salmonella e l’Escherichia, che causano infezioni intestinali, talvolta virulente, e altri ceppi come gli Enterococchi, potenzialmente responsabili di infezioni a organi vitali. Questi patogeni, in particolare, ci svelano una cattivissima abitudine: portare con sé lo smartphone anche in bagno.

Dottore, da dove arrivano i germi che sono stati trovati sugli smartphone?

I responsabili della contaminazione siamo noi: li posiamo ovunque, non abbiamo l’abitudine di disinfettarli e, soprattutto, li tocchiamo continuamente. Non è semplice stabilire per quanto tempo, nell’arco della giornata, utilizziamo lo smartphone. I metodi per calcolarlo sono diversi e variano con l’età e l’attività che si svolge. Nel 2020 il numero di telefoni cellulari nel mondo ha iniziato a crescere costantemente, arrivando a tre miliardi l’anno successivo. Sembra che siano almeno 58 le volte che ognuno di noi prende in mano lo smartphone ogni giorno. Per poi trascorrere poco più di tre ore, quotidianamente, telefonando, messaggiando o navigando tra le app.

Dovremmo, allora, avere l’abitudine di pulire i dispositivi digitali con la stessa attenzione che dedichiamo all’igiene personale.

Come si può igienizzare un cellulare?

La pulizia dovrebbe essere molto frequente e regolare, perché la ricolonizzazione dei microrganismi, come abbiamo visto, avviene continuamente. Quindi non esiste una decontaminazione definitiva. Per lavarlo, la cosa migliore è utilizzare un panno in microfibra, delicato, tipo quelli che usiamo per gli occhiali, dopo aver spento il telefono e rimosso tutti i cavi.

I detergenti è meglio evitarli, perché i prodotti chimici presenti possono logorare il rivestimento oleorepellente degli schermi, progettato per mantenerli senza impronte digitali e senza umidità. Possiamo, però, inumidire il panno con un po’ d’acqua, avendone anche uno asciutto a portata di mano per poter rimuovere alla fine l’umidità in eccesso soprattutto vicino ai pulsanti e alle porte di accesso. In questo modo i batteri non vengono uccisi ma allontanati.

Ogni tanto, per una pulizia più profonda, si possono utilizzare le salviette per neonati o poco sapone per le mani, dopo esserci assicurati che siano approvati per l’uso su dispositivi elettrici. In ogni caso è bene sapere che esistono per gli schermi (anche di tablet, tastiere, telecomandi) delle pellicole lavabili, su cui è possibile utilizzare detergenti specifici in spray o salviette. Attenzione perché sono in vendita apparecchi che promettono la pulizia con i raggi ultravioletti, ma non esistono prove solide sulla loro efficacia.

Qualche utile accorgimento, infine, per limitare il contatto con i germi:

  • fuori casa tenere il telefono in tasca, o nella borsa, anziché sempre in mano;
  • ridurre il contatto con il viso utilizzando il vivavoce o gli auricolari;
  • evitare gli usi superflui;
  • disinfettare i dispositivi prima e dopo averli prestati ai bambini.

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Autore: Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Maria Frega è sociologa, specializzata in comunicazione, e scrittrice. Si occupa di scienza, innovazione e sostenibilità per un’agenzia di stampa e altri media. Sugli stessi temi cura contenuti per testi scolastici e organizza eventi di divulgazione con associazioni ed enti pubblici. È inoltre editor di saggistica e tiene corsi di scrittura anche nelle scuole e in carcere. I suoi ultimi libri sono Prossimi umani e Filosofia per i prossimi umani, con Francesco De Filippo per Giunti Editore.