Views: 210
In un caldo pomeriggio di primavera la presentazione dell’ultimo libro di Carlo Romano “L’ironia della morte”, si trova a competere tra il gay pride da un lato e la proiezione dell’ultimo film di Bellocchio dall’altro. Palermitano di nascita ma leccese di adozione, dove si trasferì da piccolo e dove ha compiuto gli studi conseguendo la laurea in scienze biologiche. Carabiniere dal 1998 entra nei RIS (investigazioni scientifiche) prima a Roma e poi, come comandante della Sezione di Biologia Molecolare, a Messina, oggi con il grado di tenente colonnello. Considerato uno dei massimi esperti italiani dell’analisi della morfologia delle tracce di sangue sulla scena del crimine. È curioso come questo filo rosso unisca la nostra città con lo studio forense delle macchie di sangue. È proprio a Messina, infatti, che il Prof. Vittorio Siracusa, Direttore dell’Istituto di Medicina Legale, mise a punto nel 1923 la tecnica dell’assorbimento-eluizione per la tipizzazione gruppo-specifica delle tracce di sangue, tecnica subito diffusasi in tutto il mondo grazie alla sua affidabilità.
Il colonnello Romano, grazie al proprio ruolo ed alle specifiche competenze, si è occupato dei più gravi ed efferati delitti degli ultimi anni avvenuti nell’Italia centro-meridionale.
A condurre la presentazione del libro è stata Maria Teresa Arena (magistrato) ed al dibattito hanno partecipato Lucilla Risicato (tra l’altro direttore del Master di II livello in Criminologia e Scienze Forensi dell’Università di Messina) e, in collegamento video, Simone Toscano (giornalista di Quarto Grado).
Il dibattito ha coinvolto attivamente il numeroso pubblico che ha affollato la saletta Feltrinelli in via Ghibellina.
L’autore non ha mancato di coinvolgere il pubblico raccontando curiosi aneddoti che hanno suscitato interesse e a volte stupore, non senza un pizzico di ironia, indispensabile a sdrammatizzare per potere affrontare a mente fredda le situazioni più dure.
Lo stile didascalico con cui è scritto il libro, caratteristica precipua dell’autore consente di comprendere, anche a chi non è addetto ai lavori, le più complicate tecniche investigative in tema di medicina forense.
La lettura è scorrevole e la tecnica porta a voler divorare rapidamente le pagine per poter conoscere il finale del giallo.