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di Francesco Certo
Ora la bici rossa è arrivata, l’hai desiderata a lungo.
E’ stata la prima cosa che mi hai detto scendendo dal pullman.
Tu, conosci il bisogno, hai quattro anni e la pelle nera.
Tu puoi aspettare, almeno per noi bianchi.
Ma ora e arrivata, e ti stropicci gli occhi, incredulo, piangi e ripiangi
ancora, e noi, noi piangiamo con te.
La donna che ti ha regalato la bici, ti conosce da qualche giorno,
ha voluto farlo…
Si vergogna delle sue lacrime e inventa una macchina da parcheggiare.
Ci uniscono lacrime di gioia: siamo uniti nel pianto.
E tutto per una bici rossa.