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di Francesco Certo
In risposta a un amico.
Tu, caro Salvo, mi hai chiamato eretico per simpatia, per condivisione.
Nelle conferenze stampa, nelle riunioni con quell’aria tra il sornione,
il bonario e l’intelligente che ti contraddistingue.
E, in forza di questa parola, di questo aggettivo, ho iniziato a riflettere.
E se fosse proprio cosi, caro Salvo!, Sono eretico?!
E chi è l’eretico?
Eretico è colui che cambia, che stravolge, che non accetta.
Spesso era il fuoco la risposta a tanta superbia.
Perché cercare altre verità, perché pensare, quando tutto
è pronto, come un piatto preriscaldato, ora tanto di moda?
Perchè?
E, io, perché posso dirmi eretico. Perché?
Ora torno indietro, tanto indietro, ma è necessario, caro Salvo,
per capire se si può istruire un processo…
C’era un volta un bambino(io)che aveva un sogno, uno solo,
quello di fare il medico, il dottore, quello che cura.
Quando li vedeva eleganti, distinti, al capezzale della nonna,
quando li vedeva con le penne stilografiche sui ricettari
bianchi che sembravano lucenti, si inebriava e pensava” un
giorno sarò come loro, anch’io aiuterò gli altri.
E così avvenne.
Ma, mi e ti domando, è questa l’eresia?
Certo, in un mondo piegato su sé perché aiutare
il prossimo e non invece lucrare sullo stesso, facendo
il banchiere, senza pietà, o l’imprenditore, senza scrupoli?
Perché?
Strana scelta, ma non è eresia, anche se ne sento l’odore, anzi il profumo.
Il medico lo si fa comunque per soldi, per sbarcare il lunario.
Ma, non tergiversiamo, andiamo al bambino fatto dottore.
Sposato giovane, due gemelle per figlie, con una chitarra e un libro per
compagnia, fu cardiologo non sempre gentile, quasi sempre disponibile.
Bravo? non sta a me dirlo…
Ma accorse fatto strano, caro Salvo, fatto strano assai.
Il dottore incontrò un Uomo, un Uomo particolare.
E lo incontrò nella Terra di Lui.
Nella Terra di Gesù.
Si, hai capito bene, a Gerusalemme, Gerico, Nazareth…
Pianse al Getsemani, ma non sapeva perché…
Nacque un’Associazione con quel nome, tra
Mistero e Bellezza, tra un mare di attacchi che non
avevano solo un fine, bloccarla.
Ma quell’Uomo è Buono e Potente assai.
E il cardiologo, iniziò a lavorare per i poveri.
Fermati! Ma ti che lo fa fare! Non vedi che ti
prendono in giro!-gli dicevano.
E mentre i progetti andavano davanti.
Guardatelo! Solo per farsi vedere!
Le televisioni, i social, basta qualcuno lo fermi! dicevano.
Ma altri, tanti, sempre più numerosi, lo aiutarono…
Medici, volontari gli strinsero intorno, quasi un vortice
di bene e gratuità.
Caro Salvo, è qui l’eresia.
In quest’Amore che non chiede nulla e tutto da, perché
l’Amore è follia pura.
Folle la Croce e che chi la segue.
E allora si, il processo e se permetti, caro Salvo, la condanna!
A proposito, tu non mi sembri messo bene, ti hanno visto visitare
gratuitamente i poveri mandati dall’eretico.
Sei dunque correo, complice.
Anche tu andrai alla sbarra.
Grazie. Dal medico eretico