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di Antonino Arcoraci
Nell’ampio ed accogliente locale del Palacultura Antonello, alla presenza di un numeroso pubblico e tanta partecipazione sul palco, il 6 ottobre 2019 a Messina, si è svolta la Giornata Messinese del Nonno giunta alla XII edizione.
Tanti nonni e tanti nipoti hanno animato uno spettacolo e reso gradevole l’atmosfera, per esprimere amore reciproco. Amore che la stampa locale, TV e giornali, ha definito amore che abbatte i muri del tempo, amore che va oltre i confini del tempo.
Il nonno Antonino Arcoraci Pres. della sezione Federspev di Messina e vicepresidente della Reg. Sicilia, nella sua introduzione, riprendendo le parole di Frate Indovino del 2018, ha detto che quando si parla di nonni, una delle prime cose che emerge è il fatto che essi sono un ponte tra le generazioni. Sono loro che raccolgono in un unico arco di esistenza la vita di tre e, sempre più spesso oggi, anche di quattro generazioni. Sono come un filo conduttore che crea continuità con una famiglia e radica il primo e fondamentale senso di appartenenza ad un gruppo umano. Essi sono il collegamento vivente con “le radici”…
Radici, tema dell’anno, simboleggiate da un albero robusto disegnato da un bambino per una festa del nonno con tante radici e tanti rami (i nipoti) espressi con tante mani. L’immagine è stata scelta perché nessuno come i nonni, sa regalare ai bambini il senso delle “radici”, del passato, dello scorrere del tempo e delle generazioni. Nessuno come loro sa far sentire ai più piccoli il valore del ricordo, raccontando dei bambini che sono stati, tanto tempo fa…
Sul palco, quattro quadri storici evocativi delle “nostre radici” che si calano nel mito e nella realtà storica del medioevo-rinascimento, dell’ottocento e degli anni’50.
La filosofia si è ripetuta: sottolineare l’importanza che i nonni hanno avuto nel tempo e che continuano ad avere ancora oggi, in questo mondo globalizzato in cui viviamo. La loro presenza, la loro forza, il loro affetto li lega sempre in maniera salda ai nipoti e questi li sentono non solo come vicinanza fisica, come supporto educativo, morale, addirittura li vedono come sostegno economico.
Lo Stato li premia con la legge n. 159 del 31 luglio 2005 che istituisce la festa dei nonni nella stessa giornata della ricorrenza degli angeli, il 2 ottobre. Riconosce loro un grande merito. Del pari, la Giunta Municipale di Messina che istituzionalizza la Giornata con la delibera n. 883 del 30 settembre 2010 ponendola, per comodità, la prima domenica di ottobre.
La FEDERSPeV Sez. di Messina se ne è fatto carico e, da 12 anni, la organizza con la collaborazione di ben altre 17 associazioni cittadine: ABAL, AMMI, Assoc. MEDICI CATTOLICI, Assoc. UMANESIMO e SOLIDARIETÀ, Convegni di Cultura MARIA CRISTINA di SAVOIA, DAMMIANO AMALFI Agente generale ALLIANZ, FIDAPA ME, Fondazione BONINO-PULEJO, LIONS Club ME Host, LIONS Club ME Ionio, LIONS CLUB Milazzo, LIONS CLUB ME Colapesce, LEO CLUB I area operativa Distretto 108 Yb Sicilia, ONLUS Fabrizio Ripa, UNICEF Sez. ME, UNIPEGASO Messina e UNIVERSITÀ della IIIª età Messina.
La Giornata, ogni anno viene dedicata a un nonno che non c’è più, che si è dimostrato particolarmente sensibile e degno di menzione. Quest’anno ricorda il Prof. Emanuele Mazzaglia, per più mandati vice-presidente della FEDERSPeV ME e uomo poliedrico, capace di dividersi tra la famiglia che ha adorato nelle vesti di marito, di padre e di nonno e il lavoro di medico, di cattedratico e di primario di Neonatologia dell’Ospedale Piemonte dove ha esercitato con grande professionalità e dove è ancora ricordato soprattutto per la sua grande umanità.
Il momento teatrale preceduto dall’inno nazionale e da quello della Federspev, gestito dal Maestro Prof. Giuseppe Gravina e condotto da Rosanna Trovato Morabito e Totò Pugliese, ha sottolineato con parole, musiche e immagini, i quattro periodi storici che sono stati introdotti dalla Dirigente scolastica Prof.ssa Pucci Prestipino.
Il mito con Mata e Grifone scritto in chiave comica e recitato in vernacolo da Antonio Cattino, è stato incarnato da Maria Luca e Giovanni Oteri e contestualizzato tra fantasia e realtà, da Franz Riccobono.
Il periodo Medioevo-Rinascimento è stato raccontato da Elvira Bordonaro, evocato con la figura di Colapesce, recitato in vernacolo con le parole della poetessa messinese Maria Costa patrimonio dell’UNESCO e vivacizzato dalla presenza sul palco dei Cavalieri della Stella e dai “Nipoti” in costume.
L’Ottocento è stato magistralmente rappresentato con le parole di Tomasi di Lampedusa, lette con vivacità e professionalità dall’attrice messinese Carmen Panarello. Inquadrato nel mondo del “Gattopardo”, è stato rivissuto con l’indimenticabile valzer viennese attraverso i passi di danza di alcune coppie di nipoti.
Gli anni ’50 introdotti da Cettina Parafioriti Inferrera, sono stati visualizzati con le tante immagini di Grease e interpretati sul fondo musicale, dal Gruppo Vittorini Music team.
Franca Scolari Papalia ha recitato una poesia scritta da lei a ricordo del nonno Alberto “alto, altero”, una figura pregnante che le ha lasciato nel cuore tanta tenerezza, sentimento che lei si augura possano provare i suoi nipoti, anzi, tutti i nipoti, per i propri nonni.
C’è stata anche un’ospite d’onore: Samantha Accetto, talento emergente che ha cantato sullo stesso palco nella Giornata del nonno del 2018 e che “scoperta”, è arrivata a Voci nuove a S. Remo.
Il concorso letterario con titolo I Nonni raccontano… favoleggiando, ha premiato per la poesia: Biagio Guarneri con la motivazione: espone un quadro vivente ricco di emozioni: dare amore senza nulla chiedere e senza etichetta. Per la prosa sono state premiate ex aequo, Ninni Mantineo Gambadauro con il giudizio: traferisce ai bambini il valore assoluto della pace e Maria Eugenia Salvo Cuzzocrea con le parole: c’è la scoperta, c’è la meraviglia, c’è lo scambio di culture che si integrano perfettamente e gioiosamente si traferiscono ai piccoli.
Ai vincitori, Rosellina Zamblera Crisafulli presidente AMMI Messina, ha consegnato la targa ricordo.
Un grande appaluso finale. Tanta emozione e tanta gioia.
Ancora una volta, i tanti talenti, con la loro grande disponibilità e bravura, hanno gratificato la Giornata. La presenza dei presidenti delle sezioni Federspev Sicilia, ne ha sottolineato il connotato regionale.
Ogni anno, in questa Giornata, i nonni sognano. Idealmente si sentono mano nella mano con i nipoti e, adattati ai nuovi concetti di famiglia, anche allargata, ai nuovi impegni che la società impone, si prendono in affido i bambini, gli adolescenti e… anche i più grandi.
Responsabilmente si sono calati nel ruolo e forti dell’educazione ricevuta dalla famiglia…tradizionale, si sentono responsabili.
Le generazioni passano ma i valori rimangono!
La chiusura, a nome di tutte le Associazioni partecipanti, è stata fatta da Elisabetta Baradello Pernice.
Papa Francesco, nel settembre 2014, ha detto: Ai nonni, che hanno ricevuto la benedizione di vedere i figli dei figli, è affidato un compito grande: trasmettere l’esperienza della vita, la storia di una famiglia, di una comunità, di un popolo; condividere con semplicità una saggezza e la stessa fede: l’eredità più preziosa! Beate quelle famiglie che hanno i nonni vicini!
Il nonno è padre due volte e la nonna è madre due volte!