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Nei giorni 5 e 6 aprile c.a. si terrà a Messina la 19° edizione delle Giornate Messinesi del Medico di Famiglia.
Quest’anno abbiamo affrontato il tema della cronicità con l’intento di dare risposte efficaci ai colleghi che giornalmente si confrontano con questa dilagante problematica.
All’evento sono stati riconosciuti 10 crediti ECM
Chi intendesse partecipare può iscriversi inviando email a: iscrizioni@conoscenzamedica.it
Viviamo un momento di crisi della Medicina Generale e il motivo principale sta nella mancanza di una vision ben definita e nella scarsa considerazione da parte della politica e delle istituzioni che non ritengono utilitaristico e produttivo investire su un rilancio della medicina territoriale. A questo va aggiunto che la naturale allocazione delle risorse, comprese quelle del PNRR, sembrano indirizzate verso la “struttura fisica” pubblica, ben identificabile, e molto meno verso l’effimera organizzazione territoriale.
In questo contesto i medici di famiglia devono essere comunque pronti a svolgere il ruolo loro attribuito quali regolatori del sistema sanità e, soprattutto, a realizzare quello che dovrebbe essere loro riconosciuto: essere protagonisti e responsabili della gestione delle cure territoriali, primarie, rappresentate essenzialmente dalle patologie croniche e di un modello di organizzazione che possa permettere loro di fare medicina di iniziativa.
In questo senso sarà opportuno ridurre la pratica della medicina difensiva, migliorare l’appropriatezza delle cure, facendo riferimenti a linee guida e procedure evidence based, diminuire il carico burocratico, favorire il lavoro di team tra medici di medicina generale e specialisti ospedalieri. La sola introduzione di alcuni di questi cambiamenti potrebbe portare a risultati importanti in termini di qualità e sicurezza delle cure e di risparmio economico.
Rilevante sarà altresì la capacità della medicina generale di intercettare nuovi problemi e verificare i risultati delle nostre azioni anche alla luce delle responsabilità etiche, economiche e legali nonché di arginare, per quanto possibile, la tendenza alla privatizzazione del sistema sanitario e la tendenza del pubblico a limitare il proprio intervento nella gestione delle cure primarie.
In allegato il programma: