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L’equità nell’istruzione come chiave per il progresso sociale

L’equità nell’istruzione come chiave per il progresso sociale

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Garantire l’accesso a sistemi educativi di alta qualità a tutte le età è un elemento cruciale per combattere la povertà e permettere agli studenti di esprimere il loro pieno potenziale. Sebbene siano stati fatti progressi significativi, come il calo della quota di 25-34enni senza un diploma di istruzione secondaria superiore dal 17% nel 2016 al 14% nel 2023, rimangono ancora molte sfide per raggiungere una reale uguaglianza di opportunità.
L’edizione 2024 di Education at a Glance dell’OCSE mette in luce come il contesto familiare continui a influenzare fortemente i risultati scolastici. Ad esempio, meno di un adulto su cinque con genitori senza diploma superiore ha una laurea o una qualifica terziaria. Inoltre, i bambini provenienti da famiglie a basso reddito hanno il 18% di probabilità in meno, rispetto ai loro coetanei, di accedere all’istruzione e all’assistenza nella prima infanzia prima dei 3 anni. Questo svantaggio iniziale ha effetti a cascata, influenzando i risultati durante il percorso scolastico e riducendo le possibilità di completare studi superiori e terziari.
L’istruzione nella prima infanzia è riconosciuta come un potente strumento per colmare le lacune di sviluppo e offrire pari opportunità. Molti paesi dell’OCSE hanno abbassato l’età dell’istruzione obbligatoria e incrementato la spesa pubblica per l’istruzione prescolare, che è aumentata del 9% in media tra il 2015 e il 2021, con incrementi ancora più marcati in paesi come la Lituania (+50%) e la Germania (+42%). Tuttavia, permangono ostacoli significativi per le famiglie a basso reddito, legati soprattutto all’accessibilità economica e alla disponibilità di servizi.

La sfida della carenza di insegnanti qualificati
Un altro problema urgente è la carenza di insegnanti qualificati, che colpisce in modo più acuto le scuole situate in aree svantaggiate. Sebbene alcuni paesi abbiano introdotto incentivi finanziari per attrarre insegnanti in queste zone, queste misure non sono sufficienti. È necessario un approccio più ampio, che includa supporto professionale, riconoscimento delle difficoltà e migliori condizioni lavorative per trattenere insegnanti motivati.

Progressi e criticità nei risultati scolastici e lavorativi
Ci sono stati miglioramenti importanti nell’istruzione e nel mercato del lavoro per i giovani adulti, specialmente per quelli provenienti da famiglie vulnerabili. La percentuale di giovani tra i 18 e i 24 anni che non studiano, non lavorano e non seguono corsi di formazione è scesa dal 16% nel 2016 al 14% nel 2023. Anche i tassi di occupazione sono aumentati, in particolare per coloro senza qualifiche superiori. Tuttavia, questi risultati positivi non si riflettono sempre in migliori competenze: i dati PISA mostrano che la percentuale di quindicenni con scarse competenze in matematica, lettura e scienze è rimasta invariata o è peggiorata in molti paesi dal 2012.

Persistenti disparità di genere
Nonostante il livello di istruzione mediamente più alto delle donne rispetto agli uomini, le disparità di genere nel mercato del lavoro persistono. Le donne superano gli uomini nei risultati educativi a tutti i livelli, con il 54% delle giovani donne che ottiene una qualifica terziaria contro il 41% degli uomini. Tuttavia, questo vantaggio educativo non si traduce in pari opportunità lavorative. Il tasso di occupazione delle donne senza diploma di scuola superiore è del 47%, rispetto al 72% degli uomini nella stessa condizione. Anche tra i laureati, le donne guadagnano mediamente il 17% in meno rispetto agli uomini.
Questa disparità evidenzia l’urgenza di politiche mirate a promuovere l’uguaglianza di genere nel mercato del lavoro. L’OCSE ha intensificato i propri sforzi in questa direzione, lavorando per colmare le lacune di dati e offrire supporto ai governi per implementare misure che riducano le disuguaglianze.

Uno sguardo al futuro
Guardando avanti, è essenziale continuare a rafforzare i sistemi educativi per garantire che ogni bambino e giovane possa raggiungere il proprio potenziale. Tra le priorità ci sono il miglioramento dell’accesso all’istruzione nella prima infanzia, il potenziamento della formazione e delle condizioni lavorative per gli insegnanti e la garanzia di standard di apprendimento di base per tutti.
Questi sforzi non solo ridurranno le disuguaglianze educative, ma contribuiranno anche al progresso sociale ed economico. L’edizione 2024 di Education at a Glance offre ai decisori politici le basi per creare sistemi educativi più equi e inclusivi, garantendo a tutti i giovani le migliori opportunità per costruire il loro futuro.

https://www.oecd.org/en/publications/2024/09/education-at-a-glance-2024_5ea68448/full-report/editorial_501e0f1d.html#fnotec43ef390711