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L’incontro dell’Ammi sul libro di Mario Primo Cavaleri

L’incontro dell’Ammi sul libro di Mario Primo Cavaleri

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La Sicilia e Messina
“Spalle al mare”

 

Mario Primo Cavaleri, Giuseppe Ruggeri, Tiziana Caruso e Pierangelo Grimaudo

Il racconto di alcuni fatti che hanno segnato l’ultimo ventennio, una riflessione sui passaggi essenziali socio-politici per capire cosa è cambiato o se nulla c’è di mutevole in quest’Isola beatamente appagata dalla Natura: tutto questo e altre curiosità inedite in “Spalle al mare” il nuovo libro di Mario Primo Cavaleri che, nel sottotitolo, specifica e definisce il periodo “1998-2018: Messina e la Sicilia travolte dal solito destino”. L’Ammi di Messina con la presidente Rosellina Zamblera ha dedicato un incontro agli argomenti trattati, svoltosi nell’auditorium dell’Ordine dei medici e introdotto dal presidente Giacomo Caudo. Le relazioni, affidate al docente universitario Pierangelo Grimaudo e al medico-scrittore Giuseppe Ruggeri i quali hanno tratteggiato le parti più significative legate al territorio al contesto isolano, offrendo ulteriori spunti per il dibattito moderato da Tiziana Caruso, alla presenza dell’autore e con il gradevole sottofondo dell’arpista Valentina Celesti.

I temi centrali trattati riguardano l’Isola e la sua arretratezza a dispetto di una storia millenaria, del suo patrimonio storico architettonico monumentale unico, con il maggior numero di siti Unesco; l’incapacità della classe politica dimostrata a più riprese nel corso degli ultimi decenni fino a svuotare di significato la stessa autonomia speciale statutaria; l’indifferenza e quasi una rassegnazione al protrarsi del declino che segna ormai un divario incolmabile con le regioni migliori d’Europa e ci colloca in coda in una serie di classifiche. Ciò, per quanto riguarda la Sicilia, cui si aggiungono le occasioni mancate per la Città dello Stretto che non ha saputo cogliere opportunità che pure si sono presentate, a cominciare da quella imperdonabile di rinunciare ad appropriarsi dell’area militare della Cittadella nel 1998. “Al mare, simbolo di una possibilità di espansione verso orizzonti che si collocano fuori dall’Isola – ha sottolineato Ruggeri – abbiamo pervicacemente voltato le spalle rendendo le nostre acque un confine invalicabile, un muro eretto tra la nostra “isolitudine” e il resto del mondo”.

Giovanna Marino D’Arrigo e Rosellina Zamblera consegnano la targa Ammi a Mario Primo Cavaleri

Grimaudo si è soffermato su i due giganteschi avvenimenti che nel Dopoguerra ci hanno visti primeggiare nella ribalta internazionale: il primo, la specialità dello Statuto siciliano, decretata settantadue anni fa, nel 1946, quando ancora la Repubblica non esisteva; il secondo, l’evento che nel giugno 1955 vide riuniti nella Città dello Stretto sei ministri degli esteri del Vecchio Continente per dar vita al Mercato comune europeo. Momenti il cui germoglio prenunziava frutti fecondi. Nell’incrociare il destino, l’Isola e Messina non hanno colto l’attimo, la dimensione, così i decenni sono trascorsi nell’inaridimento.

Pietrangelo Buttafuoco nella prefazione scrive: “Non è l’azzurro mare d’agosto a travolgere il destino di Sicilia. Mario Primo Cavaleri – firma tra le più smaglianti in tema di analisi della realtà – confeziona in un libro l’argomento cardine di una sfida irrisolta: quella tra lo spirito critico e le famose cose per come stanno.” Ed ecco che tutto dura troppo poco, tutto è nel niente: sia il Mercato comune europeo per come fu, sia il G7, le Eolie e persino l’elicottero di Bill Gates, episodi che arricchiscono l’analisi politica di Cavaleri accompagnata dalla ricostruzione di alcuni fatti significativi, come l’inaugurazione della Messina-Palermo o il decreto di ammainabandiera a Marisicilia firmato dal ministro Antonio Martino, la conurbazione nell’area dello Stretto e naturalmente il Ponte, l’approdo di Tremestieri. Ma pure curiosità, con protagonisti come Danielle Mitterrand, Nello Musumeci, Vittorio Sgarbi, fino a riflessioni sulla Giustizia e sull’emigrazione.