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Lotta alla pandemia, gli operatori sanitari italiani candidati al Premio Nobel per la Pace 2021

Lotta alla pandemia, gli operatori sanitari italiani candidati al Premio Nobel per la Pace 2021

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Le motivazioni del Comitato per il Premio Nobel: “Il personale sanitario italiano è stato il primo del mondo occidentale ad aver affrontato una gravissima emergenza sanitaria come il Covid”.
Per la prima volta nella storia, tutti gli operatori sanitari di una nazione ricevono questa candidatura, l’unica tra i Premi Nobel ad essere assegnata in Norvegia, dal 1901, per volere del suo fondatore Alfred Nobel.

La proposta è arrivata dalla Fondazione Gorbachev di Piacenza: “Merito a medici, infermieri, farmacisti, psicologi, fisioterapisti, biologi, tecnici, operatori civili e militari tutti, che hanno affrontato in situazioni spesso drammatiche e proibitive l’emergenza Covid-19, molti dei quali sacrificando la propria vita per preservare quella degli altri e per contenere la diffusione della pandemia”.
Tra questi, ricordiamo anche i 420 che sono stati portati via dal virus (340 medici e 80 infermieri).
La candidatura è stata sottoscritta anche da Lisa Clark, co-presidente dell’International Peace Bureau, organizzazione umanitaria premiata con il Nobel per la Pace nel 1910, e rappresentante italiana di Ican-Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari, iniziativa che ha ricevuto il Nobel per la Pace 2017.
La donna, americana di origini ma da anni in Italia (fra le altre cose, ha prestato soccorso durante l’epidemia mettendosi al volante delle ambulanze della Croce Rossa di Bagno a Ripoli, in Toscana, dove vive), ha sottolineato come lo spirito di abnegazione di tutto il personale fosse “commovente”. Ha poi aggiunto : “Da decenni non si vedeva una cosa del genere, sembra un libro delle favole”.
Anche il Ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato recentemente della grandissima forza di volontà di infermieri e medici: “Sono donne e uomini del nostro servizio sanitario nazionale. Sono persone che hanno fatto il loro lavoro dalla mattina alla sera senza risparmiarsi mai e continuano a farlo. Tutti, in questo anno così complicato, hanno capito quanto sia importante avere un servizio sanitario all’altezza”’.

(Fonte: ilfattoquotidiano)