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“Siamo rimasti sorpresi dal leggere sulla stampa notizie e polemiche riguardanti un presunto manifesto appeso in provincia di Messina. Nessuna distribuzione di poster né altre azioni che possano comportare in alcun modo atti discriminatori, sono state intraprese né tantomeno autorizzate da me e dall’Ufficio emergenza covid di Messina da me diretto”: sono le parole del commissario ad acta Alberto Firenze, che già nella giornata di ieri aveva immediatamente smentito l’iniziativa.
“Messina, com’è noto, ha molto migliorato la percentuale di vaccinazioni nelle ultime settimane, pur avendo accusato un ritardo nei mesi scorsi rispetto ad altre provincie. In tal senso e in collaborazione coi sindaci dei Comuni in cui i numeri dei non vaccinati sono più alti, quindi a rischio “zona rossa”, stiamo intraprendendo una serie di attività aggiuntive e complementari con l’obiettivo di incentivare almeno la ricezione della prima dose, nel più rigoroso rispetto della Carta costituzionale e della libertà di ogni utente. Per questo motivo è stata istituita una unità di crisi vaccini di cui fanno parte tutti i Sindaci dei Comuni con meno del 75% di vaccinati con prima dose al fine di incentivare la corretta informazione e, per l’effetto, aumentare il numero di somministrazioni giornaliere in tali Comuni che, alla luce delle disposizioni nazionali e regionali, rischiano costantemente di essere classificati come zone ad alto rischio. All’esito del primo incontro con gli amministratori, il personale dell’Ufficio grafica e social network ha predisposto un ventaglio di manifesti che sono stati trasmessi in bozza ai Sindaci interessati al fine di poter concordare con gli stessi la strategia di comunicazione da adottare anche in collaborazione con l’ufficio regionale comunicazione per poter rendere più sicure le festività natalizie senza mettere in difficoltà i nostri anziani. Tuttavia, nessun manifesto é stato fin qui mai approvato o autorizzato. In ogni caso, dispiace constatare che un manifesto abbia potuto indignare così tanto anche rappresentanti delle istituzioni che, per converso, non si sono mai preoccupati di incentivare la campagna di vaccinazione in alcuni territori della provincia di Messina.
Il Natale – conclude Firenze – è e deve essere un’occasione di unione, condivisione, vicinanza tra le persone, soprattutto un momento di serenità per gli anziani e chi soffre e non può essere strumentalizzato per altri fini”.