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In occasione del 37esimo anniversario della tragica morte dell’avvocato Nino D’Uva – tutt’oggi esempio illuminante per tutta l’avvocatura – l’omonima associazione, presieduta da Michele Cordopatri, ha organizzato due eventi: il primo al Dipartimento cultura e servizi dell’Ordine degli avvocati di Messina sul tema “Vino, Diritto, Arte e Imprenditoria femminile“, con l’obiettivo di analizzare ed esaminare il trend di crescita del settore vitivinicolo e agroalimentare nel territorio siciliano, attenzionando lo sviluppo imprenditoriale – sopratutto femminile – in tale ambito e i riflessi lavorativi, con lo sguardo volto verso le nuove sfide che deve vedere protagonista l’avvocato del futuro.
Oltre all’attenta analisi della legislazione nazionale ed europea, non sono mancati momenti di approfondimento della ricca morfologia del territorio siciliano e dei suoi prodotti.
L’incontro, patrocinato da Regione Siciliana, Assessorati Regionali al Turismo e dell’Agricoltura, Ufficio Consigliera di parità della Città metropolitana di Messina, Ordine degli avvocati e Comitato Pari Opportunità, in collaborazione della Cantina Barone Sergio, è stato introdotto e moderato da Rita Carbonaro, componente del direttivo dell’associazione Avv. Nino D’Uva e del CPO. Dopo i saluti istituzionali del presidente dell’Ordine Paolo Vermiglio, di Cordopatri e della componente CPO Adelaide Merendino, illustri relatori hanno approfondito diversi argomenti: Alessandra Tommasini, docente ordinario di Diritto agrario del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Messina; Dario Cartabellotta, dirigente generale del Dipartimento agricoltura Regione Siciliana; Mariella Crisafulli, consigliera di parità Città Metropolitana di Messina; Pier Paolo Gemelli, componente direttivo dell’associazione ed esperto nel settore giuridico trattato. Il secondo appuntamento è stato invece un momento commemorativo svolto in ricordo dell’avvocato D’Uva, nello spazio antistante l’aula magna della Corte d’appello, con la partecipazione della presidente del Tribunale Marina Moleti e i rappresentanti delle associazioni Camera Civile, Camera Penale “Pisani-Amendolia”, Camera Penale “Erasmo da Rotterdam” e AIGA. Tutti, prima della deposizione di un mazzo di fiori, hanno ricordato la grandi doti umane e professionali di D’Uva, barbaramente ucciso per non essersi mai piegato alle richieste di quanti furono coinvolti nel maxi processo di Messina.