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Messina nascosta: il Sacrario di Cristo Re

Messina nascosta: il Sacrario di Cristo Re

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Di marcello ARICÓ

 

IL SACRARIO DI CRISTO RE

Domina maestoso e “superbo” da una collina alta circa 60 metri la città e il porto, dove sorgeva l’antico castello di Rocca Guelfonia o Matagriffone, ricordato dalla storia per avere ospitato nel 1191 il condottiero Riccardo Cuor di Leone, diretto in Terra Santa, durante la III Crociata oppure per avere tenuto nelle sue segrete Carlo II d’Angiò, detto lo Zoppo, sconfitto in una battaglia navale dalla flotta siculo-aragonese. Il tempio, inaugurato nel 1937, a pianta centrica, sormontato da una cupola segnata da otto costoloni alla base dei quali sono collocate delle statue bronzee, realizzate dallo scultore romano Teofilo Raggio e fuse dalla Fonderia Artistica Fiorentina che raffigurano le sette virtù teologali e cardinali, Fede, Speranza, Carità, Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza e quella della Religione che li comprende tutte. L’interno del tempio è composto dalla Chiesa Inferiore e Superiore. Nelle pareti sono contenuti i resti dei morti delle due grandi guerre. All’interno del tempio, al centro della cripta è collocato un sarcofago di marmo sul quale giace la figura di un soldato; un Milite Ignoto che veglia su umani resti ed opera di uno scultore messinese Antonio Bonfiglio.

Un luogo austero e pieno di pathos in cui i lucenti marmi policromi esagonali si estendono tra un imponente colonnato e dove il raccoglimento e la preghiera sono necessari per vivere appieno questo luogo. 

Dalla sua posizione domina la città con uno spettacolare panorama sullo Stretto; emblema di una città afflitta  da calamità naturali e da eventi bellici, luogo di dense emozioni e significati, monito alle future generazioni dei drammi di tutte le guerre.