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Milazzo: XII convegno sulla gestione integrata del tratto respiratorio

Milazzo: XII convegno sulla gestione integrata del tratto respiratorio

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In occasione del XII Convegno sulla Gestione Integrata del Tratto Respiratorio che si è svolto il 5 e il 6 aprile nella splendida cornice del golfo di Milazzo, specialisti di diversa estrazione si sono confrontati sulle più recenti acquisizioni scientifiche in ambito respiratorio, allo scopo di effettuare un approccio clinico-terapeutico sempre più “personalizzato” del paziente respiratorio.

Due giorni intensi con interventi e dibattiti sul tema a opera di medici specialisti di chiara fama, che hanno approfondito varie patologie del tratto respiratorio.

Il convegno è stato organizzato dal dott. Enrico Gammeri, responsabile dell’U.O. di Pneumoallergologia dell’ASP 5 di Messina e dal dott. Antonio Politi, direttore dell’ UOC di ORL a indirizzo oncologico, dell’ospedale S. Vincenzo di Taormina, sotto l’egida della SIP, la Società Italiana di Pneumologia, e con il patrocinio dell’Ordine dei medici e dell’ASP 5 di Messina.

Come ogni anno, ad aprire il convegno uno spazio culturale a tema, a cura del dott. Antonio Politi, appassionato di etnografia e di storia siciliana. L’approfondimento culturale di quest’anno è stato sulla storia dei “barbieri-chirurghi”, in particolare su alcuni aspetti caratteristici dei barbieri-chirurghi di Sicilia.

Ad aprire i lavori un’intensa tavola rotonda sui nuovi orientamenti in merito al carcinoma polmonare, al fine di ribadire la fondamentale importanza dell’approccio multidisciplinare.

Alla tavola rotonda hanno preso parte il dott. Vincenzo Panebianco, capo dipartimento oncologico presso la divisione di chirurgia generale dell’ospedale di Taormina, che ha disquisito sull’approccio chirurgico del carcinoma polmonare, il prof. Giuseppe Altavilla e la dott.ssa Giovanna Antonelli che hanno parlato delle nuove frontiere della terapia immunologica nei malati oncologici, la dott.ssa Emilia Magliolo che ha trattato il tema della biologia molecolare del tumore, dando indicazioni non solo diagnostiche, ma anche prognostiche e terapeutiche e la dott.ssa Marilena Mattace Raso che ha approfondito il tema della radioterapia. A concludere il dibattito la psicologa Elisabetta Privitera, che ha parlato degli aspetti psicologici del paziente oncologico. Il dott. Antonio Politi, moderatore dell’incontro, ha ribadito che “lavorare insieme significa lavorare per il paziente”, esprimendo soddisfazione per il lavoro di squadra e per i risultati del metodo multidisciplinare.

A seguire, il prof. Carlo Vancheri dell’Università di Catania ha tenuto una lectio magistralis sull’interstiziopatie polmonari, nella quale è stata approfondita l’importanza della diagnosi precoce nella Fibrosi polmonare idiopatica. A moderare l’intervento il dott. Salvatore Privitera, segretario nazionale della SPI.

Anche la seconda giornata di convegno è stata ricca di argomenti di grande attualità quali: “Sepsi e resistenze del tratto test-collo” a cura del  dott. Politi e della dott.ssa Letizia  Panella; “Il ruolo della citologia nasale” a cura della dott.ssa Donatella Poletti; infine l’ “Update  sul trattamento della BPCO” a cura del prof. Gaetano Caramori, docente di Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università degli Studi di Messina.

Il dott. Gammeri, che ha firmato la direzione scientifica del convegno, nel suo intervento ha presentato un caso clinico interattivo, a cui ha avuto seguito un interessante dibattito in sala.

Nel corso dell’ultima sessione sono stati trattati argomenti di grande impatto sociale quali le apneee ostruttive e patente di guida, a cura del dott. Salvatore Bellofiore, le comorbidità cardiovascolari e BPCO, a cura della dott.ssa Mariasmeralda Oliva, e l’importanza della diagnosi precoce nella BPCO, a cura del Dott Mario Schisano, Presidente SIP della sezione regionale Sicilia .

Il convegno di Milazzo ha visto la partecipazione di oltre 120 Medici tra pneumologi, otorinolaringoiatri, allergologi, radiologi, anatomo-patologi e MMG, che hanno avuto modo di arricchire il proprio bagaglio di conoscenze, attraverso la proposta del metodo multidisciplinare e di gestione integrata, al fine di migliorare l’approccio nei confronti delle patologie e, in generale, nei confronti dei pazienti.