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Dioniso, nell’immaginario collettivo, ha sempre rappresentato la più completa e radicale diversità di luoghi comuni, propria di un dio che, originario dalle terre lontane dell’india impone il rituale estatico capace di scardinare non solo l’organizzazione sociale e politica della polis, bensì anche quella interna alla psiche di ogni suo adepto (come magistralmente raccontato nelle Baccanti di Euripide).
Realizzando una attenzione esclusiva per il presente dove non c’è passato e non c’è futuro, in un contesto che potremmo definire come il (post)moderno paradigma dell’Occidente edonista e capitalista.
La musica e la danza, ad essa collegata, quindi, rappresentano elementi di collegamento con Dioniso soprattutto in alcune interpretazioni della musica tekno e della cultura rave dove il martellamento ritmico e/o l’uso di stupefacenti diventano quelle tecnologie attraverso cui domare i conformismi dettati dalla società e lasciarsi andare in trance liberatorie verso la ricerca di forme di piacere alternative.
Questi ed altri aspetti interessanti sui rapporti tra Musica, danza e psichedelia all’ombra di Dioniso sono ritrovabili in rete al link https://www.lindiceonline.com/osservatorio/musica-danza-psichedelia-allombra-dioniso/
Dove Salvatore Renna recensisce su L’Indice, numerosi libri trattanti il particolare argomento.