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È stato presentato a Roma, in occasione della Giornata mondiale della Celiachia, il nuovo Intergruppo parlamentare su malattia celiaca, allergie alimentari e Afms (Alimenti a fini medici speciali), nato su iniziativa della senatrice Elena Murelli con l’obiettivo di “aumentare la sensibilizzazione verso una patologia sistemica cronica che riguarda centinaia di migliaia di italiani”.
L’iniziativa, a cui hanno aderito numerosi parlamentari oltre ad alcune società scientifiche e associazioni civiche direttamente coinvolte, è stata presentata nel corso di una conferenza stampa che si è svolta al ministero della Salute. A partecipare, tra gli altri, il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato; il sottosegretario all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti; il direttore generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione del ministero della Salute, Ugo Della Marta; il direttore del dipartimento Alimentazione, nutrizione e salute dell’Istituto superiore di Sanità, Marco Silano. Testimonial dell’iniziativa Simonetta Mastromauro, autrice del libro ‘Celiachia dalla A alla Z’, e Sara Schiavella, blogger e vincitrice dell’Italia Celiac Award.
La celiachia, hanno fatto sapere intanto gli esperti, a differenza di quanto si è portati a pensare, non è una intolleranza o un’allergia, ma una malattia vera che provoca una reazione dell’organismo nei confronti dell’assunzione di glutine. Già nella passata legislatura alcuni parlamentari avevano spinto per una maggiore consapevolezza nei confronti della situazione vissuta dalle persone celiache, prevedendo opportune azioni educativo-scolastiche oltre che diffondendo una cultura dell’intervento regionale sulla Legge 123/2005, legge che, purtroppo, ad oggi risulta ad applicazione differenziata su tutto il territorio regionale.
“Ora però, con la costituzione dell’Intergruppo- ha spiegato la senatrice Murelli- una rappresentanza trasversale alle due Camere e ai vari schieramenti politici, ha deciso di mettere nero su bianco, con un Patto di legislatura, un percorso d’azione valido per tutta la diciannovesima legislatura. Si tratta di un manifesto di obiettivi e di impegni sui quali verrà chiesta al Parlamento una maggiore attenzione”.
La presentazione dell’Intergruppo ha voluto essere “solo una prima pietra della costruzione di un’entità tutta nuova- hanno fatto sapere nel corso dell’evento- che alla politica affiancherà l’appoggio di alcune importanti società scientifiche e di diverse associazioni civiche direttamente coinvolte nelle problematiche alimentari”. Non solo la celiachia rientra nell’impegno assunto dall’Intergruppo che, più in generale, è dedicato anche alle allergie alimentari e agli alimenti a fini medici speciali. In questo caso i numeri dicono che, sempre nel nostro Paese, sono quasi 2 milioni le persone interessate da allergie di tipo alimentare. Una questione, dunque, che sta assumendo le dimensioni di un problema sociale con forti ricadute sul Sistema sanitario nazionale. L’allergia alimentare è una reazione del sistema immunitario a una specifica proteina che riconosce come nociva. Una situazione presente in circa il 6-8% dei bambini al di sotto dei 3 anni di età e nel 3% degli adulti. Anche una piccola quantità di cibo verso cui si è allergici, vale la pena ricordarlo, può però scatenare disturbi che variano da lievi ma gravi arrivando addirittura ad essere pericolosi per la vita delle persone.
Di qui l’impegno dell’Intergruppo Parlamentare malattia celiaca, allergie alimentari e Afms che, con il suo Patto di legislatura, invita ad “assicurare un riconoscimento sociale alle persone con malattia celiaca, allergie alimentari e che ricorrono ad alimenti ai fini medico speciali, affinché tutto il Paese abbia chiara consapevolezza delle patologie e del vissuto quotidiano di centinaia di migliaia di italiani- hanno sottolineato gli esperti- e a garantire approfondita e corretta informazione scientifica e sociale sulle problematiche delle persone con problematiche alimentari”.
Inoltre l’Intergruppo, con la promozione del Patto, tenterà di sensibilizzare le società scientifiche e professionali socio-sanitarie affinché possano avviare “un’ampia azione formativa multidisciplinare e multiprofessionale a favore delle persone che vivono una quotidianità con le problematiche alimentari” e lavorerà per coinvolgere gli ambiti sanitari, clinico-professionali, scolastici, educativi e formativi, affinché siano sviluppate su tutto il territorio le “più corrette azioni di prevenzione, attraverso la diffusione di test di screening e diagnostici”.
Il Patto mira, infine, a sviluppare azioni che assicurino “sostegno organizzativo, alimentare ed economico alle famiglie e ai caregivers di persone con le problematiche celiache, allergico-alimentari e che vivono con patologie che necessitano di alimentazioni con controllo clinico” e ad avviare azioni negli ambiti “dell’innovazione e della ricerca, affinché gli ambiti della celiachia, delle allergie alimentari e degli Afms siano oggetto di sempre nuovi, vasti ed efficaci studi per garantire soluzioni avanzate che permettano una qualità di vita sempre migliore ai pazienti”, hanno concluso gli esperti.