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“Al di là dei comportamenti illeciti che sono stati messi in atto da una sparuta minoranza di colleghi – parliamo di 9 medici su circa 110mila che operano alle dipendenze del Servizio sanitario nazionale – e che in ogni caso condanniamo fortemente, l’operazione dei Nas ha il merito di mettere in luce e quantificare tutte le carenze organizzative, funzionali, di personale sanitario, tecnico, amministrativo, che affliggono i nostri ospedali e i nostri ambulatori. Carenze che, come il rapporto evidenzia, unitamente alla mancanza di stanziamenti e attrezzature determinano il rallentamento nell’erogazione delle prestazioni e l’allungamento delle liste d’attesa”.
Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, sull’operazione del Nas dei Carabinieri che, tra luglio e agosto, ha verificato 3884 liste d’attesa.
“Il nodo è nei numeri – prosegue Anelli – nelle 1118 situazioni di affanno, pari al 29 per cento di quelle esaminate. C’è un grosso problema strutturale del Servizio sanitario nazionale, che chiama interventi sostanziali e mirati. Va sbloccato il Fondo per le assunzioni del personale dipendente, fermo al 2004, va reso attrattivo il sistema per arginare il fenomeno dell’abbandono. Occorrono investimenti: per questo sosteniamo la richiesta del Ministro della Salute Orazio Schillaci di avere quattro miliardi in più per la sanità. Occorre la volontà di sostenere il nostro Servizio sanitario nazionale, garantendo in modo uguale a tutti i cittadini la possibilità di accedere alle prestazioni e alla miglior assistenza”.
Ufficio Stampa Fnomceo