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Ossigenazione iperbarica: una occasione in più

Ossigenazione iperbarica: una occasione in più

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di Marcello Aricò *

La Terapia Iperbarica nell’immaginario collettivo è legata solo alle emergenze sanitarie come la Malattia da Decompressione, all’Intossicazione da Monossido di Carbonio o all’Infezione dal Clostridi. La notizia ferale della chiusura della Camera Iperbarica di Lipari, frutto di una politica miope che penalizza ancor più la comunità eoliana, soprattutto dopo gli impegni assunti dalla Regione, pone la questione di come, in questo paese, non si valorizzino le risorse esistenti. L’Ossigenazione Iperbarica è una procedura terapeutica in cui si immette Ossigeno Puro in camere speciali e portato a pressioni superiori a quella atmosferica.

L’esposizione a tali pressioni determina un aumento della quota di O2 disciolto nel plasma, un aumento della percentuale di O2 disponibile e l’aumento della pressione parziale dello stesso.

Questo permette il ripristino dell’O2 in aree dove i vasi sanguigni sono carenti o danneggiati permettendo ad aree ipossiche e ipoperfuse la ripresa delle funzioni tissutali. L’O2 iperbarico ha un’azione antibatterica diretta e indiretta, riduce l’edema post traumatico e/o chirurgico per effetto della vasocostrizione, incrementa il metabolismo cellulare e numerose altre attività antinfiammatorie.

Dopo una visita di accesso/idoneità e una valutazione del rapporto rischio beneficio da parte del medico iperbarico il paziente viene avviato alla procedura. Alla luce delle nuove acquisizioni scientifiche e seguendo le regole della Medicina basata sull’evidenza, i pazienti a cui si rivolge tale procedura sono quelli affetti da patologie acute e croniche.

Tra quelle acute la Malattia da Decompressione, le Fasciti necrotizzanti, la Gangrena diabetica, l’Intossicazione da Monossido, le lesioni da schiacciamento, gli Innesti cutanei e le Ipoacusie improvvise.

Tra quelle croniche Osteomieliti, Ulcere cutanee croniche, lesioni tissutali post-attiniche (da radioterapia), Piede diabetico e Osteonecrosi asettica

e ancora Paradontopatie, Sindromi algodistrofiche, Retinite pigmentosa, Ischemia centrale dell’arteria retinica, Malattia di Ménière e Osteonecrosi della mandibola da Bifosfonati.

Altre patologie sono in corso di validazione e le prime procedure off label danno buoni risultati.

Il panorama di intervento della Terapia Iperbarica è vasto e pur non essendo la panacea di tutte queste patologie e una opportunità unica che possiamo offrire ai nostri pazienti.

*EquipeIperbarica

Azienda Papardo

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