Views: 94
L’aula della Camera ha approvato all’unanimità con 281 sì la PDL sulle disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da un tumore. Il testo sull’oblio oncologico adesso passa all’esame del Senato e se verrà approvato per oltre un milione di cittadini italiani che hanno vissuto il calvario di un cancro e sono guariti si tratterà di una vera rivoluzione che permetterà loro di vivere finalmente appieno la vita. Una rinascita clinica e sociale, perché gli ex pazienti oncologici avranno gli stessi diritti di chi non si è ammalato di tumore.
Una battaglia quella sull’oblio oncologico che da anni vede in prima fila le società scientifiche, le istituzioni e le Associazioni dei pazienti che aderiscono al movimento “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” che con l’Intergruppo alla Camera “Insieme per un impegno contro il cancro” combatte da più di dieci anni affinchè le persone che si sono ammalate di cancro e sono guarite abbiano gli stessi diritti degli altri cittadini. Un obiettivo quello dell’oblio oncologico che è stato inserito tra i 12 punti dell’Accordo di Legislatura 2022-2027 e nel precedente, come tema prioritario da presentare alla politica e a cui dare risposte concrete.
«Finalmente si è arrivati alla conclusione di questo atto parlamentare. È da anni – dichiara Annamaria Mancuso, Coordinatrice del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, che promuoviamo questo tema così importante anche attraverso l’Intergruppo parlamentare, che ringrazio per il lavoro fin qui svolto con grande passione, tanto è vero che lo abbiamo riproposto più volte nel nostro Accordo di Legislatura. Avendo vissuto l’esperienza di una malattia oncologica da giovanissima, a 32 anni, so cosa significa non riuscire ad adottare un figlio per problemi burocratici legati alla pregressa malattia e l’umiliazione di sentirsi osservata e indagata nella sfera più privata come quella della salute. La legge sull’oblio oncologico è un traguardo di civiltà che pone il nostro Paese in linea con l’Europa. Auspichiamo che anche l’approvazione al Senato possa avvenire rapidamente. Questo successo dimostra ampiamente che quando la politica lavora seriamente e prende a cuore tematiche che riguardano tutti i cittadini, i risultati ci sono e sono positivi perché migliorano profondamente la vita delle persone. Ringraziamo per questo tutti gli schieramenti politici che all’unanimità hanno approvato il decreto legge».