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di Giovanni Pulitanò
In queste sintetiche rassegne di personaggi che hanno dato lustro alla nostra città non si poteva non citare Angelo Paino.
Vero pilastro storico, ricostruttore politico, guida morale e spirituale dei messinesi dopo il terremoto del 1908 e dopo l’evento della seconda guerra mondiale.
Di Lui mons. Fasola, suo successore, disse ” parleranno anche le pietre”.
Nato a Santa Marina di Salina il 21 giugno 1870, morto a Messina il 29 luglio 1967, le Sue spoglie mortali riposano presso la Cattedrale della nosra Città in un monumento funebre eseguito dallo scultore Mario Lucerna di cui ero amico.
E’ stato un vero protettore della Città, artefice della ricostruzione morale, religiosa e di ricrescita economica sociale.
Un grande “vescovo sociale”, come dicevamo, per le centinaia di opere importanti che hanno cambiato il volto della Città, formata allora, esclusivamente da baracche costruite dopo il sisma del 1908. In tale periodo ricostruttivo fu sperimentato l’uso del cemento armato nella costruzione degli edifici.
Vendette i beni della CHIESA per finanziare ” le cucine economiche” che elargivano pasti caldi ai bisognosi, vivendo in assoluta povertà, dando tutto ai poveri.
Per questa sua grande opera restano ancora: l’Ospizio Collereale, le Piccole Suore di Gazzi, gli Orfanotrofi dio Cristo Re con l’istituto dei Sordomuti annesso.
Nella falce del porto fu costruita una colonna in bronzo dorato a protezione della collettività raffigurante la Madonna della Lettera. Sfruttò anche l’amicizia del capo dello Stato di allora – Benito Mussolini, per portare aiuti economici alla nostra città, che ebbero conferma dallo stesso statista, nel giorno dell’inaugurazione della Stazione Centrale e Marittima dove esiste un grande mosaico artistico di Michele Cascella, purtroppo mal curato.
Fece riedificare 132 chiese, decine di asili, biblioteche, due seminari, istituti scolastici, centri di preghiera ed assistenza.
Grande mecenate, esempio alla pari dei grandi uomini della Chiesa. !