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di Angelo Petrungaro
Organizzato dall’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana ausiliario delle Forze Armate, col patrocinio dell’Università degli Studi di Napoli “FEDERICO II”, DI Roma “TOR VERGATA” e del Comune di Pozzuoli, si è svolto nella prestigiosa sede dell’Accademia Aeronautica Militare di Pozzuoli il XXI Convegno Nazionale degli Ufficiali medici e del personale sanitario CRI.
La città della Sibilla Cumana, conosciuta per il suo beneaugurante vaticinio “IBIS REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO”, ha ospitato per la seconda volta il Convegno che è stato aperto dal Presidente dello stesso, Magg. Gen. Gabriele LUPINI, Ispettore Nazionale del Corpo Militare CRI, con i ringraziamenti all’Accademia Aeronautica che ancora una volta ha voluto ospitare l’importante assise la cui peculiarità è mettere insieme caratteristiche scientifiche e caratteristiche umane nell’ambito della ausiliarità alle Forze Armate.
Ha aperto i lavori scientifici il Col. Med. Romano TRIPODI, Capo Ufficio Sanità dell’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare CRI, presentando il primo relatore, il Dott. Giacomo TRAVAGLINO, Presidente della III Sezione Civile della Corte di Cassazione, che ha trattato la nuova responsabilità sanitaria dopo le recenti riforme risalendo al Codice di HAMMURABI, ma ribadendo che su certi fatti REX IPSA LOQUITUR e nel dubbio sempre pro reo.
La relazione di argomento strettamente medico, inerente le emergenze mediche e chirurgiche sul campo, è stata quella del Prof. Letterio CALBO, Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università degli Studi di Messina, sul tema: “LE EMERGENZE CHIRURGICHE PER TRAUMI APERTI E CHIUSI DEL TORACE”.
Il Prof. CALBO ha fatto rilevare come, per i soggetti al di sotto dei 40 anni a tutt’oggi la causa più frequente di decesso sia costituita dai traumi aperti o chiusi che siano. Oltre il 50% dei decessi avviene nei primi minuti. Di fronte ad un trauma è il primo soccorritore che ne condiziona l’evoluzione quindi è nell’immediatezza del trauma che bisogna intervenire correttamente da parte del primo soccorritore che può essere il più occasionale possibile.
Da qui la necessità di far conoscere ad una sempre più ampia platea le pratiche di primo soccorso in modo da trasformare le emergenze in urgenze e alleggerire l’impatto sociale.
I temi trattati nei tre giorni del Convegno sono stati anche di carattere tecnico come la ventilazione non invasiva nell’Ospedale da Campo e il coordinamento delle evacuazioni sanitarie strategiche in Aeronautica Militare, la cui Infermeria principale si trova a Pratica di Mare dove esiste la base dell’AIR FORCE fondata nel 2005 con una AEROMEDICAL ISOLATION UNIT sottoposta ad un addestramento continuo per rendere possibile la biomedevac ossia il trasporto di un paziente infetto.
Per il coordinamento delle evacuazioni sanitarie strategiche si fa capo all’EUROPEAN AIR TRASPORT COMMAND (EATC) che si trova in Olanda. In Italia in seno al Corpo Militare CRI esiste il Nucleo Gestione Corpi Senza Vita (NGCSV) cui il Servizio Nazionale di Protezione Civile fa riferimento soprattutto nei Mass Disasters
Sono stati anche trattati i numerosi aspetti del Diritto Internazionale Umanitario (DIU) e le relative violazioni che continuano tutt’oggi nelle varie parti del mondo come sostiene e denuncia il Col. Medico Angelo PETRUNGARO il quale, riferendosi al passato, ricorda che: episodi ce ne sono tanti, ma uno può essere esemplare: 73 prigionieri italiani e tedeschi uccisi, nonostante si fossero arresi, all’aeroporto di Santo Pietro che gli Alleati chiamavano Biscari. Un crimine di guerra compiuto dall’Esercito degli Stati Uniti nel 1943, dopo lo sbarco in Sicilia.
Relativamente al pericolo che incombe sul Personale Sanitario in servizio in Patria e all’estero sono stati illustrati gli emblemi e i segni distintivi di protezione nell’ambito del Progetto HEALTH CARE IN DANGER ritenendolo di primaria importanza in quanto IT’S A MATTER OF LIFE O DEATH.