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Il Gruppo Consiliare PD di Arezzo aderisce alla iniziativa nazionale PD “PRIMA DI TUTTO LA SALUTE” che prevede la raccolta di firme contro i tagli alla sanità previsti dal Governo Meloni nel DEF (documento economia e finanza) che riducono la spesa sanitaria che nel 2022 era al 7% del PIL, prevedendo il 6,7% nel 2023, il 6,3% nel 2024 ed il 6,2% nel 2025.
Questa sforbiciata senza precedenti delle risorse per la sanità pubblica è un taglio netto per un settore che rischia di collassare definitivamente, con il risultato che sempre più italiani (quelli che ne avranno la possibilità economica) si rivolgeranno ai privati, e chi invece non può rimarrà incastrato nelle lunghe liste di attesa, con tutti i rischi legati ai ritardi delle diagnosi e della presa in carico.
I tagli previsti dal Governo Meloni rischiano di “mandare a gambe all’aria” l’intero sistema sanitario e sociosanitario, ad esclusivo vantaggio del sistema privato, condannando i soggetti più fragili nonché le persone residenti nelle “aree interne” ad avere difficoltà nell’accesso ai servizi di prevenzione e di cura. Basti pensare ad esempio non solo ai servizi ospedalieri, ma anche ai servizi di salute mentale, oppure a quelli pediatrici.
La pandemia ci ha insegnato che la medicina territoriale è importante quanto quella ospedaliera al fine di consentire l’effettiva applicazione dei LEA (livelli essenziali di assistenza), al fine di ridurre le diseguaglianze, potenziare le strutture di prossimità e le cure domiciliari, l’integrazione sociosanitaria, lo sviluppo delle equipe multidisciplinari, i Piani di Assistenza Individuale.Noi siamo contro i previsti tagli alla sanità che rischiano di “mandare a gambe all’aria” l’intero sistema e pertanto presenteremo come Gruppo Consiliare al Consiglio Comunale di Arezzo il testo di una proposta di legge nazionale, testo che sarà presentato a livello nazionale in tutte le Amministrazioni Comunali, che prevede che il Fondo Nazionale Sanità non possa scendere sotto il 7,5% del PIL. Tale iniziativa riguarderà tutte le amministrazioni locali a livello nazionale, perché il diritto alla salute non si tocca!