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La psoriasi non segna solo la pelle, ma ferisce anche la psiche. Le 60 storie raccolte nel corso della campagna “Psoriasi visibile – Impatto invisibile. Guardiamo oltre le apparenze”, promossa da Amgen in collaborazione con ADIPSO, ADOI e SIDeMaST per ridefinire la percezione della malattia e rinsaldare l’alleanza medico-paziente, raccontano il vissuto emotivo dei pazienti e sono testimonianze di un disagio e di una sofferenza profondi che le persone affette da psoriasi vogliono condividere.
Tra tutte queste storie la Giuria ne ha selezionata una, quella di una giovane donna siciliana, Rosi S., che insieme alle altre storie ha ispirato la matita di Sergio Algozzino, uno dei più affermati illustratori italiani, che ha tradotto le parole della paziente in una graphic novel, ovvero un romanzo grafico che racconta per la prima volta in questa forma artistica la convivenza con la psoriasi.
La graphic novel, che si potrà scaricare sul sito www.impattoinvisibile.it e sarà distribuita attraverso i partner della campagna, è uno strumento divulgativo dal forte valore empatico ed emotivo che contribuirà a sensibilizzare l’opinione pubblica sul vissuto psicologico della psoriasi e soprattutto, aiuterà i pazienti a sentirsi compresi e meno soli.
«La scelta di raccontare la convivenza con la malattia psoriasica attraverso la forza evocativa del romanzo grafico è coerente con la dimensione “visiva” di questa malattia – dichiara Mara Maccarone, Presidente di ADIPSO – d’altronde lo dice il nome stesso della campagna, la psoriasi è una malattia visibile, spesso troppo, al punto di condizionare la vita di chi ne è colpito; ma questo impatto psicologico così importante spesso rimane “invisibile”, sommerso sotto gli strati di stigma, di vergogna, di discriminazione che purtroppo ancora oggi permangono, nonostante gli sforzi fatti per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia e sul suo vissuto. Ben venga quindi un’iniziativa artistica di questo rilievo, di questa delicatezza e spiccata sensibilità, aggiungerei, che finalmente accende i riflettori su questa patologia».
La psoriasi colpisce in Italia 2,5 milioni di persone, il 3% della popolazione generale e il 10% di questi pazienti presentano una forma moderata-severa di psoriasi.1 Un paziente su due resta senza cura per molti anni e non è seguito in un Centro di riferimento e la pandemia da Covid-19 ha reso ancor più problematica la continuità assistenziale e terapeutica, mentre per questa patologia la continuità della relazione dermatologo-paziente è fondamentale.
La campagna “Psoriasi visibile – Impatto invisibile. Guardiamo oltre le apparenze” è partita dall’evidenza di uno studio presentato alla European Academy of Dermatology and Venereology, secondo cui circa l’80% dei pazienti psoriasici presenta disturbi della sfera psicologica caratterizzati da ansia, insonnia e depressione.2 La psoriasi è una patologia complessa dai risvolti psicologici molto importanti che spesso vengono sottovalutati o sottotrattati perché non emergono nella storia anamnestica del paziente. Per questo condividere il vissuto emotivo con il proprio dermatologo è fondamentale.