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Pubblicata su Journal of Radiological Review un recente studio del gruppo di Radiologia dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia sulla variante Omicron del Sars-Cov-2 che definisce aspetti clinici, radiologici e – di conseguenza – terapeutici di tale patologia.
L’originale lavoro ha una particolare importanza per il fatto che il gruppo di Vibo Valentia sono stati così tra i primissimi al mondo ad aver pubblicato un articolo scientifico riguardo a tali novità, invitando gli specialisti a porre attenzione su di esse.
Il dott. Giancarlo Gismondo Velardi dice “nella nostra pratica clinica, abbiamo notato che a differenza delle precedenti varianti, l’infezione da Omicron è caratterizzata da una ipersecrezione di muco bronchiale. Ciò è importante sia per la diagnosi, ma anche per la prognosi e la terapia: nei casi più avanzati (in particolare soggetti anziani o privi di terza dose di vaccino) può causare un’atelettasia polmonare di varia gravità, che nei casi più circoscritti può essere curata con farmaci mucolitici, in quelli più avanzati necessita un intervento broncoscopico (con annesso ricovero in chirurgia toracica).”
Il focus di tale lettera all’editore è quello di annoverare in particolare i “nuovi”, seppur aspecifici, segni radiologici (in particolare della TC) dell’infezione da variante Omicron.
https://www.minervamedica.it/it/riviste/radiologia-medica/articolo.php?cod=R24Y2022N03A0165