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I cacciatori di microbi è un saggio di divulgazione scientifica scritto dal batteriologo statunitense Paul de Kruif (1890-1971) pubblicato nel 1926. È composto di undici capitoli, ciascuno dedicato ad uno scienziati distintosi nella ricerca in microbiologia o nella lotta contro le malattie infettive. Ne pubblichiamo uno ogni settimana per farvi conoscere un po’ di storia della Microbiologia. Ringraziamo per la fonte Wikipedia da cui sono tratti.
Lazzaro Spallanzani (Scandiano, 12 gennaio 1729 – Pavia, 11 febbraio 1799) è stato un gesuita, biologo, accademico e rettore italiano.
Considerato il “padre scientifico” della fecondazione artificiale, è ricordato soprattutto per aver confutato la teoria della generazione spontanea con un esperimento che verrà successivamente ripreso e perfezionato da Louis Pasteur.
Biografia
Nacque da Gian Nicola e da Lucia Zigliani; a quindici anni entrò nel collegio dei gesuiti di Reggio Emilia, dove seguì i corsi di filosofia e di retorica. All’Università di Bologna compì gli studi di diritto, ma abbandonò poco dopo tale facoltà per dedicarsi alla filosofia naturale laureandosi in Biologia nella medesima Università, avendo come insegnanti la biologa e fisica Laura Bassi, di cui era cugino, e il matematico Felice Luigi Balassi; successivamente continuò a studiare Biologia, specializzandosi in Zoologia e Botanica in vari atenei Francesi. Esordì come scienziato con le Lettere due sopra un viaggio nell’Appennino Reggiano e al lago di Ventasso, riguardanti il problema dell’origine delle sorgenti.
Nel 1757 insegnò greco nel Seminario e fisica e matematica all’Università di Reggio Emilia. Nel 1762 prese gli ordini sacerdotali e nel 1763 si trasferì a Modena, dove insegnò filosofia e retorica all’Università e matematica e greco presso il Collegio San Carlo di Modena.
Nel novembre del 1769 fu chiamato all’Università di Pavia, per insegnarvi Storia naturale (carica che tenne fino alla morte) e assunse la direzione del Museo dell’Università, di cui fu rettore nell’anno 1777 – 1778.
Sin dal 1771 era riuscito a creare un Museo di Storia Naturale, che nel corso degli anni acquistò una grande fama, anche internazionale, e fu visitato perfino dall’imperatore Giuseppe II d’Austria.
Nel 1784 a La Spezia studiò il fenomeno di una vasta polla d’acqua dolce che emerge in pieno mare davanti alla località di Cadimare.
Effettuò numerosi viaggi, fra quelli celebri a Costantinopoli (1785-86) e nelle Due Sicilie (1788), durante i quali realizzò anche importanti osservazioni in ambito geologico. Nel 1785, mentre era in un viaggio a Costantinopoli e nei Balcani, fu accusato dal custode del Museo di Pavia (sobillato da alcuni colleghi) di aver rubato reperti del Museo: la vicenda si concluse dopo un anno con la dimostrazione della completa innocenza di Spallanzani e la condanna dei calunniatori.
Morì nella notte tra l’11 e il 12 febbraio 1799 nella sua abitazione di Pavia.
Attività scientifica
La sua opera resta legata ad esperienze e scoperte di eccezionale importanza, che portarono a negare in primo luogo la generazione spontanea negli infusori. Scoprì inoltre il succo gastrico, compì studi notevoli sulla fecondazione e ammise per via sperimentale l’esistenza degli scambi gassosi respiratori nel sangue. Si occupò anche di zoologia anticipando, insieme allo svizzero Charles Jurine, la teoria dell’ecolocalizzazione dei pipistrelli scoprendo che questi mammiferi non erano in grado di evitare gli ostacoli durante il volo se le loro orecchie venivano tappate con la cera.
La generazione spontanea
Nel 1761 iniziò a interessarsi della generazione spontanea, il principale problema allora discusso dai naturalisti, e, dopo quattro anni di ricerca, nel Saggio di osservazioni Microscopiche sul Sistema della Generazione de’ Signori di Needham e Buffon (1765), riuscì a determinarne l’infondatezza.
Egli preparò degli infusi e li sterilizzò facendoli bollire per più di un’ora. Alcuni di questi infusi erano contenuti in recipienti di vetro sigillati alla fiamma. Spallanzani notò che in questi contenitori non si verificava crescita batterica (l’infuso non si intorbidiva né era possibile osservare microrganismi al microscopio). Questo lavoro lo fece conoscere in tutta Europa.
Gli studi fisiologici
Nel 1768 si interessò della circolazione sanguigna e su questo argomento pubblicò Dell’azione del cuore nei vasi sanguigni.
Tra il 1777 e il 1780 approfondì il problema della riproduzione e fin dal 1777 ottenne la prima fecondazione artificiale, usando uova di rana e rospo. Raccolse i risultati dei propri esperimenti in Dissertazioni di fisica animale e vegetale. Si dedicò, inoltre, a ricerche inerenti alla digestione e alla respirazione.
Le sue ricerche di fisiologia gastroenterologica furono fondamentali nel dimostrare come il processo digestivo non consista solo nella semplice triturazione meccanica del cibo, ma anche in un processo di azione chimica a livello gastrico, necessario per permettere l’assorbimento dei nutrienti.
La collezione
Insieme al museo di storia naturale di Pavia, Lazzaro Spallanzani costituì una collezione privata nella sua casa natia di Scandiano, che oggi è depositata nei Musei Civici di Reggio Emilia e comprende reperti zoologici, paleontologici, litologici, botanici, oggetti di arredo. È stato mantenuto l’allestimento del 1883 che, in 21 armadi, espone gli oggetti secondo la sistematica linea del tempo.
La collezione dei manoscritti e il carteggio di Spallanzani sono conservati nella Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Il loro studio è stato intrapreso a partire dai primi anni settanta da studiosi come Carlo Castellani e si è concluso con la pubblicazione dell’Edizione nazionale.
Onori
L’asteroide 10350 Spallanzani e un cratere di 72,5 km di diametro sul pianeta Marte[2] sono stati chiamati così in suo onore.
In molte città italiane gli sono state dedicate scuole, vie, piazze e istituti scolastici. A lui è stata dedicata la specie di Anellide che ricorda un fiore, Spirographis spallanzanii.
Il monumento a Lazzaro Spallanzani nell’omonima piazza di Scandiano
Spalanzani è un personaggio del racconto L’uomo della sabbia (Der Sandmann), di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann.
Opere principali
(LA) Lazzaro Spallanzani, Saggio di osservazioni microscopiche concernenti il sistema della generazione de’ signori di Needham e Buffon, In Modena, Bartolomeo Soliani, 1765. URL consultato il 6 maggio 2015.
(LA) Lazzaro Spallanzani, Dissertazioni due, In Modena, Bartolomeo Soliani, 1765. URL consultato il 6 maggio 2015.
Lazzaro Spallanzani, Dell’azione del cuore ne’ vasi sanguigni nuove osservazioni, Giovanni Montanari, 1768. URL consultato il 6 maggio 2015.
Lazzaro Spallanzani, Dissertazioni di fisica animale e vegetabile. 1, In Modena, Società tipografica, 1780. URL consultato il 6 maggio 2015.
Lazzaro Spallanzani, Dissertazioni di fisica animale e vegetabile. 2, In Modena, Società tipografica, 1780. URL consultato il 6 maggio 2015.
Lazzaro Spallanzani, Viaggi alle Due Sicilie e in alcune parti dell’Appennino. 1, In Pavia, Baldassare Comino, 1792. URL consultato il 6 maggio 2015.
Lazzaro Spallanzani, Viaggi alle Due Sicilie e in alcune parti dell’Appennino. 2, In Pavia, Baldassare Comino, 1792. URL consultato il 6 maggio 2015.
Lazzaro Spallanzani, Viaggi alle Due Sicilie e in alcune parti dell’Appennino. 3, In Pavia, Baldassare Comino, 1793. URL consultato il 6 maggio 2015.
Lazzaro Spallanzani, Viaggi alle Due Sicilie e in alcune parti dell’Appennino. 4, In Pavia, Baldassare Comino, 1793. URL consultato il 6 maggio 2015.
Lazzaro Spallanzani, Viaggi alle Due Sicilie e in alcune parti dell’Appennino. 5, In Pavia, Baldassare Comino, 1795. URL consultato il 6 maggio 2015.
Lazzaro Spallanzani, Lettere sopra il sospetto di un nuovo senso nei pipistrelli, Torino, Stamperia reale Torino, 1794. URL consultato il 6 maggio 2015.
Lazzaro Spallanzani, Chimico esame degli esperimenti del sig. Gottling, In Modena, Società tipografica Modena, 1796. URL consultato il 6 maggio 2015.