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Una recente ricerca compiuta dalla Nefrologia dell’Università degli Studi di Messina in collaborazione con alcune Università della Germania (Amburgo e Berlino) è stata pubblicata sulla rivista “THE LANCET”.
I ricercatori hanno individuato un meccanismo fisiopatologico che metteva in correlazione una rara malattia infettiva “Morbo di Whipple” con una malattia autoimmune “la glomerulonefrite membranosa PLA2R-positiva”.
L’importanza di questa scoperta è determinante nell’approccio terapeutico a pazienti di questo tipo. Infatti, la mancata iniziale individuazione di un processo infettivo come causa iniziale di una malattia autoimmune, può indurre ad un errato trattamento con farmaci immunosoppressori.
In questo caso sono stati individuati all’interno del batterio “Tropheryma whipplei” gli antigeni (PLA2R) che esposti al sistema immunitario hanno indotto lo scatenarsi di una reazione anticorpale
contro quegli stessi antigeni che si trovano anche sul rene.
La riprova di tale scoperta è stata rappresentata dal fatto che la cura della malattia infettiva ha portato non soltanto alla scomparsa dei sintomi sistemici di tale malattia, tra cui una forma severa di anemia da malassorbimento, ma anche alla scomparsa progressiva degli autoanticorpi diretti contro la membrana basale glomerulare del rene, con la progressiva guarigione anche della malattia renale.
L’importanza che ha questa ricerca in campo medico è rappresentato dal fatto che abbia trovato collocazione in una rivista scientifica come THE LANCET, il cui Impact Factor di quest’anno ha superato quello del New England Journal of Medicine, diventando rivista leader mondiale nel campo delle conoscenze cliniche, sulla salute pubblica e sulla salute globale ed al primo posto tra tutte le riviste di medicina generale e interna a livello mondiale
L’articolo è disponibile gratis in full text in versione online first sul sito della rivista, completa di supplementi: https://www.thelancet.com/pdfs/journals/lancet/PIIS0140-6736(22)02039-6.pdf