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di Aldo Di Blasi
L’ IACP vende!
La LAM (Lega Antidroga Messinese) nasce nel 1983, sull’onda emotiva che il fenomeno della tossicodipendenza suscitava in Città, con le sue tragedie correlate, i decessi per overdose, le famiglie rovinate, l’ AIDS, con l’intento di recuperare alla vita i giovani con problemi di dipendenza e fare attività di prevenzione fra i ragazzi delle scuole . A fondarla un gruppo di volontari composto da Franco Providenti, primo presidente, Aldo Di Blasi, Carmelo Di Pietro, Annamaria Garufi, Enzo Colavecchio, Marisa Genovese, Gianni Majolino , Salvo Bertolami, Lalla Lombardi, Gabriella Oliveri, padre Francesco Giofrè, Attilio Camaioni, Ninni Stillone Valentini, Angela Seminara, Onofrio Cucinotta, Concettina Saitta, Angelo Ruggeri, Pino Panta, Peppino Trifiletti, Marco Bertolani, Mario Albano, Angelo Libetti Giovinazzi, Maria Concetta Barbaro, Agata Bertuccio, Nicla Fazio, Cettina Bozzo, Graziella Squeri e tanti altri che, nel tempo, si sono avvicinati all’associazione. Persone direttamente o indirettamente coinvolte nella dipendenza, talvolta in situazioni di disagio acuto o che lo avevano già affrontato e superato. Un patrimonio di esperienze, alla ricerca di un minimo comune denominatore di solidarietà che potesse valorizzare le potenzialità di ciascuno nell’affrancarsi. La prima sede fu presso il Consiglio del IX Quartiere S.Leone all’ex Gasometro, poi nel 1984 l’Istituto Case Popolari, presieduto allora dal dott.Antonio D’Arrigo, persona molto sensibile ai problemi sociali, concesse in affitto i locali sul Viale Giostra, isolato 483, ove era ubicato il dismesso Centro Antitracomatoso della Provincia. Nel 1985 sorse la Cooperativa Sociale LAM 85, per gestire un Centro Diurno convenzionato con l’USL, su terreno donato dall’Ing.Marino a Faro Superiore, ove i ragazzi presi in carico praticavano sport, attività colloquiali e l’ergoterapia, seguivano corsi per conseguire un diploma, coordinati da operatori, assistenti sociali, psicologi, insegnanti. Purtroppo si è stati costretti a chiudere il Centro per impossibilità a sostenere le spese e gli oneri sociali sempre più gravosi. Dal 1994 è presidente della LAM il dott.
Aldo Di Blasi, già componente della Consulta Regionale per le Tossicodipendenze dell’Assessorato Regionale alla Sanità e presidente dell’Istituzione dei Servizi sociali
del Comune di Messina. Tra le varie attività realizzate negli anni, oltre a iniziative di sensibilizzazione e corsi di formazione per volontari e sulla sicurezza del lavoro, conferenze e seminari pubblici sulla legalità, assieme alle Forze dell’Ordine, interventi nelle scuole per informazione e prevenzione, interventi di ascolto mobile con camper nei luoghi cittadini più a rischio di spaccio, attività di consulenza e sostegno nel Carcere di Messina con propri operatori, di promozione di attività di salvaguardia dell’ambiente e di ecologia. La LAM accoglie tuttora in affidamento persone inviate dall’Ufficio Esecuzione Penale Esterna per attività riparativa in favore della collettività. All’interno della LAM operano il gruppo CAT – Centro Alcoolisti in Trattamento e anti ludopatie, condotto dal dott.Salvo Bertolani e gli operatori coordinati da Antonio Farinella, che si occupano dell’attività di accoglienza a persone con problemi di dipendenza (droghe, alcool, ludopatie, internet, cyberbullismo e patologie correlate) e dei colloqui di orientamento ad un programma comunitario e di supporto alle famiglie con incontri settimanali per guidarle e sostenerle prima, durante e dopo la comunità; di collaborazione con ASP, SerD, DSM. Ancora, di attività di segretariato sociale, attività di progettazione e ricerca sociale, formazione per addetti a primo soccorso, percorsi di formazione e progetti di reinserimento lavorativo. Nei locali della Lega è funzionante una biblioteca, intitolata alla prof.ssa “Ninni Stillone Valentini”, riconosciuta dalla Regione Siciliana, aperta alla pubblica fruizione, con numerosi volumi sia specialistici che di saggistica e letteratura,consultabili da operatori, studenti,docenti, studiosi,ecc. In Lega sono offerte consulenze e assisenza di medicina legale previdenziale, assicurativa, del lavoro, di Patronato. La LAM è presente attivamente con propri rappresentanti nei Comitati Consultivi dell’ASP, dell’Azienda Ospedaliera Papardo, dell’IRCCS Neurolesi,
del Policlinico, per dare voce ai bisogni e alle lamentele dei Cittadini.
Aderisce al CESV di Messina e alla Rete Civica per la Salute istituita dalla Regione.
La LAM ha un proprio sito web, realizzato in collaborazione col CESV : Lega antidroga
e Disagi Messinese-Odv-ETS
Il prossimo obiettivo prefissato è quello di sensibilizzare l’ASP, il Comune, la Città Metropolitana, la Regione, per la concessione di Villa Greco, oggi in colpevole abbandono, che molti anni fa la LAM aveva ottenuto per affidarla alla gestione della Comunità Incontro di Don Gelmini, al fine di ricrearvi una nuova Comunità, di cui la Città Metropolitana ha impellente bisogno.
La gestione della LAM è basata tutta sul volontariato ed economicamente si regge, per le spese di affitto, luce, acqua, Tari, ecc, sulle donazioni volontarie dei Soci, con enormi difficoltà. Ora una brutta tegola rischia di abbattersi sul futuro della Lega: L’IACP ha pubblicato un bando con cui mette in vendita circa un centinaio di botteghe in tutta Messina, fra cui anche quella di Viale Giostra che ospita la LAM. La sensibilità che la Presidenza dell’Istituto ha dimostrato nel 1984 è venuta meno: oggi bisogna fare cassa a tutti i costi, ignorando qualsiasi motivazione sociale, umanitaria, civica. La stessa logica per cui l’AUSL di Messina ha sfrattato dopo 25 anni di attività Don Gelmini da Villa Greco; la stessa logica per cui il nostro servizio sanitario nazione si sta dissolvendo: gli amministratori aziendali non hanno cuore nè sentimenti, devono tagliare, risparmiare, recuperare soldi e dimostrare di essere efficaci nel raggiungere gli obiettivi.
Che senso ha, a un’Associazione di Volontariato, che non percepisce contributi da nessun Ente, pubblico o privato, che non è messa nelle condizioni di attingere a finanziamenti con progetti a fini sociali, che non è mai stata presa in considerazione in occasione di affidamenti di beni sottratti alla mafia, comunicare, quasi a voler ridimensionare il danno che si sta perpetrando, che ha il diritto di prelazione? Dove dovrebbe trovare la LAM i 69.000,00 euro che l’IACP richiede come base d’asta? Ma chi ritengono di prendere in giro? Non si rendono conto che stanno prendendo in giro i Cittadini di Messina, in particolare quelli che dell’opera della LAM hanno fruito o potrebbero fruire, le persone disagiate che ricorrono ai servizi di volontariato sociale.
Messina, 01.11.2023 Aldo Di Blasi