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➥Rivoluzione negli ECM: in arrivo sanzioni per chi non ottempera ai crediti formativi

➥Rivoluzione negli ECM: in arrivo sanzioni per chi non ottempera ai crediti formativi

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di Salvatore Rizzo

Il Presidente della FNOMCeO ha inviato una comunicazione a tutti gli Ordini d’Italia ricordando che spetta a loro la verifica del rispetto dell’obbligo di legge e invita a mettersi in regola con i crediti
ECM entro il 31 dicembre 2019.

 

 

La Formazione continua diventa un obbligo con sanzioni per chi non lo rispetta.

Sta finendo il tempo in cui si potevano totalizzare meno crediti di quanti ne chiedesse lo specifico fabbisogno di medico ed odontoiatra.

I medici e gli odontoiatri italiani hanno infatti soltanto 5 mesi di tempo per completare il proprio fabbisogno formativo, previsto in un numero prestabilito di crediti (150 – 130 – 120).

Una recente indagine ha evidenziato il rischio che un’alta percentuale di professionisti sanitari italiani non sia in regola al termine del triennio 2017-2019, mentre il 30 aprile scorso è scattata la prima sospensione verso un odontoiatra di Aosta.

Tutto ciò è contenuto in una dettagliata comunicazione del Presidente della FNOMCeO, Dott. Filippo Anelli, in cui invita gli Ordini territoriali a verificare che i propri iscritti si aggiornino con i crediti ECM e che risultino in regola con i propri fabbisogni formativi entro il 31 dicembre 2019.

Alla Federazione Nazionale dovrà infatti pervenire dai 106 Ordini provinciali, in un file firmato digitalmente dal Presidente, un report aggiornato in cui venga certificata la situazione degli iscritti certificabili o meno ai fini ECM, contenente i dati relativi agli ultimi due trienni formativi (2014-2016 e 2017-2019).

Il Presidente della FNOMCeO inoltre ricorda che a prevedere la formazione continua come requisito indispensabile per svolgere l’attività professionale (in qualità di dipendente pubblico-privato, convenzionato, libero professionista), è il decreto legislativo n.502 del 1992, che 27 anni fa, insieme al codice di deontologia medica all’articolo 19, ha affidato all’Ordine di competenza la certificazione dei crediti acquisiti dagli iscritti.

A tal proposito appare utile ricordare che i contratti collettivi nazionali di lavoro per il personale dipendente e convenzionato individuano specifici elementi di penalizzazione, anche di natura economica, per chi nel triennio non abbia conseguito il minimo di crediti formativi stabiliti dalla Commissione nazionale per la formazione continua.

La Commissione nazionale ECM, in questi ultimi anni, ha “addolcito la pillola” consentendo a tutti i professionisti sanitari, non in regola con i crediti del triennio 2014-2016, di poterli completare entro l’attuale triennio ma, a sua volta, i fabbisogni di questo triennio 2017-2019 devono comunque essere completati tutti.

La Commissione nazionale ECM ha inoltre consentito il riconoscimento di crediti individuali anche a fronte dell’aver svolto attività di ricerca scientifica (pubblicazioni scientifiche e sperimentazioni cliniche), tutoraggio individuale, formazione all’estero ed ha aumentato dal 10% al 20% la percentuale di crediti consentiti sul fabbisogno totale ottenibili attraverso l’autoformazione (vedi articolo sull’autoformazione precedentemente pubblicato).  Ha infine provveduto ad esentare dall’ECM gli iscritti agli albi in pensione che esercitano saltuariamente l’attività professionale.

Per sapere se si è in regola occorre registrarsi sul sito Co.Ge.A.P.S. (Consorzio Gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie) e verificare la propria posizione.

Al riguardo si ritiene opportuno evidenziare che le posizioni dei sanitari, che alla data del 31 dicembre 2019 non avranno ancora conseguito il numero prestabilito di crediti ECM di loro competenza, non potranno considerarsi definitive.

Quanto sopra in virtù del fatto che la certificazione dell’Ordine di soddisfacimento dell’obbligo formativo dei propri iscritti è possibile solo basandosi sull’anagrafica nazionale dei crediti ECM, gestita dal Co.Ge.A.P.S., che sovente non è perfettamente allineata al percorso formativo dell’operatore sanitario, per tutta una serie di ragioni sia di carattere tecnico che organizzativo, spesso indipendenti dalla volontà del Consorzio stesso e dei sanitari.

Pertanto alla fine del triennio 2017-2019 moltissimi sanitari potrebbero risultare inadempienti rispetto al proprio obbligo formativo.

Questo non significa che avranno nell’immediato sanzioni o limitazioni all’esercizio professionale, perché in questo elenco potrebbero essere compresi anche coloro che, pur avendo diritto ad un esonero o ad una esenzione, non lo hanno mai segnalato al Co.Ge.A.P.S., oppure coloro che, pur avendo acquisito i crediti formativi necessari, non li trovano visualizzati sul portale web del Co.Ge.A.P.S., perché magari non trasmessi dai Provider o per dei disguidi di natura tecnica nell’aggiornamento dei flussi telematici.

L’Ordine non ha, ovviamente, alcun intento sanzionatorio nei confronti dei propri iscritti, ma ai sensi della legge deve sollecitarli ad effettuare la formazione ECM con il rilascio dei relativi crediti.

Gli Ordini, quali Enti sussidiari dello Stato, devono però eseguire le disposizioni di legge ed il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Messina è molto preoccupato per le ripercussioni sui Colleghi ed il rischio dell’avvio di complesse procedure burocratiche per le eventuali sanzioni da comminare, in quanto la Federazione Nazionale degli Ordini ha reso noto che non sono tecnicamente percorribili tentativi di ottenere ulteriori proroghe. L’esperienza dello scorso anno che ha colpito, nonostante i numerosi avvertimenti, alcuni colleghi Competenti specialisti in Medicina del Lavoro con importanti conseguenze prima minacciate e poi drasticamente attuate, suggerisce di non incorrere nello stesso errore.

Le sanzioni consisteranno nell’apertura di un procedimento disciplinare per violazione delle disposizioni deontologiche dell’obbligo formativo e sono graduate per legge.

A tal proposito è ancora prematuro capire come verranno comminate le sanzioni dagli Ordini, se e in che misura potranno essere attenuabili, quale sarà la notorietà delle penalizzazioni rispetto agli iscritti e come gli Ordini dovranno comminarle.

In merito, il Presidente della FNOMCeO ha rilasciato una recente dichiarazione interlocutoria, con la quale evidenzia che la nuova commissione nazionale per la formazione continua si è da poco insediata e che la linea d’azione da tenersi sarà valutata nelle successive sedute.

Invitiamo, pertanto tutti gli iscritti a verificare la propria situazione creditizia in termini ECM ed eventualmente consultare la propria posizione ECM sul Sito Co.Ge.A.P.S. (al momento, aggiornato ai dati 2018), ove confluiscono tutti i crediti ECM che i vari Provider erogano, evidenziando che:

  • Si ha l’impressione che esista una consistente fascia di colleghi che non hanno ancora usufruito delle offerte formative a loro disposizione tramite la FNOMCeO (corsi FAD gratuiti);
  • Alcune aziende sanitarie stanno chiedendo la verifica dei crediti raggiunti dai professionisti sanitari per consentire loro progressioni di carriera;
  • Nelle aule di tribunale i giudici considerano la mancanza dei crediti formativi come un segno indiretto di negligenza professionale e quindi ne potrebbe derivare un aggravante nell’ambito di eventuali giudizi nei contenziosi;
  • Ci risulta che pazienti ed avvocati cerchino di sapere se è possibile consultare l’elenco dei crediti formativi ECM di alcuni professionisti per utilizzarne la carenza ai fini di controversie medico-legali;
  • Sembra che le società Assicuratrici siano già pronte, al momento del rinnovo annuale, ad elevare i premi assicurativi per coloro che non dimostreranno di essere in regola con l’aggiornamento ECM;
  • Le società Assicuratrici inoltre cercheranno di non coprire il danno causato da professionisti in condizione di debito formativo ECM;
  • Si raccomanda di prendere in considerazione quanto scritto sopra e di tenerne il dovuto conto.

L’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri svolge annualmente una intensa attività formativa la cui accessibilità è trasparentemente gestita sul sito web dell’Ordine dove esiste un’area interamente dedicata all’ECM e dove è possibile trovare ogni utile informazione. I competenti uffici dell’Ordine sono comunque a disposizione per ogni eventuale chiarimento.

L’Ordine, naturalmente, si farà promotore di tutte le possibili iniziative a sostegno dei propri iscritti, resta però il valore di una serie di disposizioni legislative a cui ottemperare.

L’impegno dell’Ordine è di farlo con equilibrio e giustizia ricordando che quest’ultima viene sempre rappresentata come una bilancia a due piatti. Sul primo va fatto gravare il peso di un’offerta formativa accessibile, esaustiva dei debiti e soprattutto dei bisogni formativi degli iscritti, sull’altro equilibrare il peso delle sanzioni per chi, pur avendone avuto accesso, non ha ottemperato ai propri obblighi.