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Sanità, da Favignana input istituzionale: “Urge la legge quadro sulle isole minori”

Sanità, da Favignana input istituzionale: “Urge la legge quadro sulle isole minori”

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Riorganizzazione presidi ospedalieri, investimenti su personale medico, gestione di emergenza-urgenza, uso di connettività, tecnologie e intelligenza artificiale, risparmio di risorse: un confronto a più voci su linee guida e azioni concrete per migliorare i bisogni dei pazienti isolani

Rispetto dei livelli essenziali di assistenza, riorganizzazione dei presidi 

ospedalieri, punti nascita con professionalità e strumentazioni adeguate, rimborso spese per mobilità sanitaria sia per pazienti che per accompagnatori, risposta ad emergenze-urgenze e incentivi ai medici, risparmio importante di risorse grazie anche alla tecnologia: urge la tanto attesa legge quadro sulle isole minori, il cui disegno è stato già presentato il 23 marzo 2023, e un ulteriore input istituzionale arriva oggi da Favignana, location del 21esimo congresso nazionale dell’Anspi, associazione nazionale sanitaria piccole isole, che ha riunito alle Egadi un centinaio di esperti per fare il punto sulle problematiche comuni alle isole minori Italiane, al fine di ridisegnare modelli innovativi in grado di garantire una sanità omogenea ed equa. 

“Il ddl prevede una serie di misure volte ad assicurare una crescita sociale ed economica delle isole minori – spiega Ferdinando Croce, direttore generale Asp Trapani, che ha patrocinato l’evento – l’articolo 12 è dedicato al miglioramento dell’assistenza sanitaria. Tra le varie misure, vi sono la presenza continuativa di medici di primo soccorso, infermieri e apparecchiature d’urgenza e primo intervento, collegamenti con centri di eccellenza; servizi per cure primarie, patologie croniche, malati oncologici e dializzati; incrementi stipendiali e progressione di carriera per il personale medico e sanitario, formazione e aggiornamento, anche tramite telemedicina. Toccherà poi a Regioni e aziende sanitarie dettagliare la normativa ed elaborare azioni volte a risolvere le criticità ancora esistenti nella sanità isolane. Spero che la Carta di Favignana, che in questi due giorni stiamo stilando – conclude Croce – sarà un prezioso e significativo punto di riferimento per il decisore nazionale, in vista dell’auspicata approvazione della legge, perché raccoglie l’eredità, l’esperienza, la competenza di numerosi rappresentanti istituzionali, i quali hanno lavorato nella sanità isolana e conoscono bene le istanze della popolazione e le questioni da affrontare”.

Sul concetto molto discusso di sanità “uguale” l’intervento del presidente nazionale Anspi Gianni Donigaglia, promotore dell’incontro: “Uguaglianza non vuol dire equità, significa dare a tutti le stesse cose e quando questo criterio viene declinato in sanità, senza spirito critico, spesso porta a diseguaglianze certificate perché normate ab origine. Lo scopo di questo appuntamento è proprio delineare linee guida nella direzione dell’equità”. 

Nella prima giornata del convegno, nell’ex stabilimento Florio, dopo i saluti istituzionali del sindaco di Favignana Francesco Forgione, del presidente Ancim (associazione nazionale comuni isole minori) Sergio Ortelli e del responsabile Anspi Sicilia Giuseppe Novara, sono intervenuti: Vittoriano Di Simone, referente telemedicina Asp Trapani; Gianfranco Gensini, fondatore linee guida Spread; Maurizio Bruno, direttore Uoc servizio informatico aziendale Asp Trapani; Antonino Scirè, presidente onorario Anspi; Giovanni Migliore, presidente Fiaso; Luca Fazio, direttore distretto Pantelleria Asp Trapani; Ranieri Guerra, consulente Crems Castellanza; Tommaso Strudel, vicepresidente nazionale Anspi; Rosaria Rondinella, responsabile Anspi Regione Campania e Roberto Sanfilippo, direttore Cefpas. 

Guerra ha fatto un excursus particolarmente interessante e aggiornato sulla situazione sanitaria nelle isole, dal punto di vista sia organizzativo che economico, mettendo in luce le opportunità del futuro tra cui migliore accesso alle cure specialistiche, riduzione dei costi, aumento dell’aderenza terapeutica, assistenza di prossimità e continuità assistenziale, e le prossime sfide come la connettività, oggi ancora insufficiente, l’accettazione sociale della tecnologia e la necessità di formazione del personale; a proposito di cifre, ha approfondito, con vari dati, i risparmi stimati in 750mila euro l’anno per isola nella riduzione dei trasferimenti, 1.25 milioni per meno ricoveri in malattie croniche e 300mila euro in ottimizzazione emergenze se si metteranno in piedi una serie di azioni. 

Domani (sabato) sono in programma le relazioni di Nello Musumeci, ministro della Protezione civile e delle politiche del mare; Massimiliano Maisano, direttore controllo di gestione SSR Sicilia; Paola Bonini, direzione generale Asl Toscana S.E.; Gaetano Armao, presidente Commissione tecnica specialistica; Alessandro Adinolfi, imprenditore isola d’Elba; Aldo Berlinguer, presidente Osservatorio insularità Eurispes; Mario Bongiovanni, segretario di settore per la continuità assistenziale Fimmg; Angelo Casano, segretario provinciale Fimmg; Giusi Lorizio, risk manager H Lipari; Mario Minore, responsabile Coordinamento Interaziendale Pandemie; Massimo Chiarot, dirigente medico UOS Chirurgia Generale P.O. di Pantelleria; Giannina Usai, direttore segreteria Tecnica Ancim; Antonino Sciacchitano, presidente Oiv; Riccardo Gullo, sindaco di Lipari e Massimo Bonì, assessore Salute Comune di Pantelleria. 

In allegato: 

  • intervista Ferdinando Croce, direttore generale Asp Trapani
  • Gianni Donigaglia, presidente nazionale Anspi
  • riprese immagini congresso
  • foto di alcuni momenti dell’incontro 

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