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“Ad oggi soltanto la Regione Siciliana ha trasmesso la richiesta di accreditamento della prima “tranche” di trasferimenti finanziari previsti per l’attuazione del piano di ristrutturazione delle rete ospedaliera per il contrasto alla pandemia”. Lo scrive Domenico Arcuri, commissario all’emergenza Covid, al presidente nazionale di Ance Gabriele Buia che nei giorni scorsi aveva inviato una nota per segnalare che imprese già a lavoro per potenziare la rete dei nosocomi non sarebbero state pagate dalla regioni.
“Ho impartite le disposizioni del caso – aggiunge Arcuri – per l’immediato trasferimento alla Regione Siciliana degli anticipi dovuti avendo acquisito il 10 febbraio la documentazione necessaria e l’indicazione del codice Iban” sul quale accreditare le somme. In realtà, dall’ufficio del commissario delegato all’attuazione del potenziamento della rete ospedaliera in Sicilia precisano che “già dallo scorso 11 gennaio la documentazione relativa alle anticipazioni era stata inviata agli uffici romani, poi abbiamo riscontrato che era stato effettuato un cambio delle procedure e ci siamo immeditamente adeguati”.
Il commissario Arcuri: “Anticipi fino al 20%”
Arcuri, inoltre, spiega, nella sua risposta a Buia, che le istruzioni sono state diramate fin dal 17 novembre 2020 e poi reiterate lo scorso 1 febbraio. “Condividendo l’esigenza evidenziata da Ance ho ulteriormente richiamato l’attenzione delle regioni e delle province autonome per una sollecita trattazione delle richieste ricordando che le nuove modalità di trasferimento dei fondi prevedono la possibilità di ottenere come, da indicazioni sul sito web rete ospedaliera.invitalia. sia un anticipo fino al 20% delle risposte previste per ciascuna regione e provincia autonoma, dai piani di riorganizzazione sanitaria” . Per l’aumento dei posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva e una riorganizzazione degli spazi dei reparti di pronto soccorso sono stati stanziati, per il 2020, 1.413 milioni di euro e sono state avviate le procedure di affidamento dei contratti pubblici.
(Fonte: https://qds.it)