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Lunedì 17 ottobre, a partire dalle ore 15, nella Sala dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti si terrà un seminario di studi su un problema dei nostri tempi: Identità di genere e attività agonistica sportiva. Il seminario, organizzato congiuntamente dalla Classe di Scienze Giuridiche, Economiche e Politiche e dalla Classe di Scienze Medico-biologiche della Accademia Peloritana dei Pericolanti, intende approfondire un aspetto non più trascurabile della realtà sportiva Uno dei princìpi centrali dello sport agonistico, la parità dei gareggianti, induce l’ordinamento sportivo a organizzare competizioni distinte in dipendenza del genere dell’atleta sul presupposto della maggiore forza muscolare degli uomini rispetto alle donne. Il diffondersi della transessualità alimenta tuttavia l’aspirazione di atlete transgender a partecipare alle gare femminili; a queste gare, d’altra parte, aspirano a partecipare anche atlete iperandrogene. La duplice aspirazione non di rado incontra la resistenza delle rivali ad ammettere la partecipazione alle gare femminili di quelle atlete, assumendo che la loro maggiore prestanza fisica le avvantaggerebbe ingiustamente nella competizione. Gli organismi sportivi non hanno potuto eludere il problema, e hanno cominciato a fornire soluzioni tese a conciliare il rispetto della identità di genere delle atlete con il principio di parità agonistica. Nel seminario i professori di Diritto privato Massimo Basile e Francesco Rende, i costituzionalisti Antonio Saitta e Stefano Agosta, l’endocrinologo Aldo E. Calogero, lo psicanalista Massimo Cacciola, la campionessa olimpionica Silvia Bosurgi e la presidente regionale pallacanestro Maria Cristina Correnti discuteranno dal punto di vista giuridico e da quello medico degli orientamenti che vanno emergendo nel mondo dello sport sulla disciplina della ammissione alle gare femminili di atlete transgender e di atlete iperandrogene. Il Seminario sarà moderato da Giovanna Spatari, Professore ordinario di Medicina del lavoro e Prorettrice al welfare e alle politiche di genere, e da Francesco Trimarchi, Professore Emerito di Endocrinologia.
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