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L’obiettivo è far acquisire tecniche argomentative e persuasive e diffondere la cultura della democrazia
Studenti che diventano “avvocati” per un giorno impegnati ad acquisire tecniche persuasive, a sfidarsi sui valori della democrazia attraverso tesi e contro argomentazioni: saranno sei le scuole siciliane che parteciperanno quest’anno al Torneo nazionale della Disputa “Dire e Contraddire”, ideato dall’Ordine degli avvocati di Taranto e giunto alla III edizione, al quale hanno aderito gli Ordini di Messina, Palermo e Gela.
Protagoniste le squadre di allievi dei licei Maurolico e La Farina-Basile per la città dello Stretto, l’Umberto e il Meli per il capoluogo siciliano e gli IIS Vittorini ed Eschilo per la cittadina della provincia nissena che in competizione tra loro si confronteranno per accedere alla fase nazionale. Risulterà vincitore il team che dimostrerà maggiori capacità di argomentare e contro–argomentare la propria tesi, attraverso un discorso efficace modulato a ritmo di ethos, logos e pathos.
“Bisogna abituare i ragazzi delle scuole superiori a parlare, ascoltare, persuadere – ha detto il presidente dell’Ordine degli avvocati di Messina Paolo Vermiglio – specialmente nella società di oggi che ormai è abituata allo scontro e all’aggressione verbale, alla prevaricazione del pensiero altrui, dunque tornare all’arte di dire e contraddire assume un significato prezioso in termini di educazione e formazione dei nostri giovani”.
La gara vede la partecipazione di migliaia di studenti da tutta Italia: dopo la fase regionale si passa alla finale.
All’incontro di presentazione, che si è svolto in contemporanea nel Dipartimento Cultura e servizi dell’Ordine di Messina, nella Sala Consiglio dell’Ordine di Palermo e nell’aula Moscato del Tribunale di Gela, hanno preso parte i presidenti dell’Ordine degli avvocati di Messina Paolo Vermiglio e di Gela Maria Antonia Giordano, il vicepresidente dell’Ordine di Palermo Luciano Termini, il presidente ff della Corte di Appello di Messina Sebastiano Neri, il presidente del Tribunale di Messina Marina Moleti, il presidente del Tribunale di Palermo Antonio Balsamo, il presidente del Tribunale di Gela Roberto Riggio, il provveditore agli Studi di Messina Stellario Vadalà, gli avvocati Angela Mazzia (Commissione Progetti Educazione alla Legalità CNF), Giuseppe Condorelli (componente Commissione CNF in materia di progetti di educazione alla legalità), Isabella Barone, referente Territoriale Educazione alla Legalità di Messina), Michele Calantropo (responsabile del debate per Palermo) e Rosario Giordano (referente territoriale per il PCTO e consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Gela); gli studenti delle scuole siciliane che parteciperanno e i dirigenti scolastici Angela Tuccio (liceo “Elio Vittorini” di Gela), Maurizio Tedesco (IIS “Eschilo” di Gela), Caterina Celesti (IIS “La Farina-Basile” di Messina), Giovanna De Francesco (IIS Maurolico di Messina) e Vito Lo Scrudato (liceo “Umberto” di Palermo).
Nelle foto: alcuni momenti dell’incontro.