Views: 4
di redazione
Quanta paura può fare la notte, in strutture isolate e poco sicure o durante una visita domiciliare?
Quanto può essere difficile continuare a fare il medico dopo aver subito un’aggressione?
È questo il tema del docufilm “Notturno” che, prodotto da Corrado Azzollini per Draka Production, in collaborazione con la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo) e diretto da Carolina Boco, arriva ora su Amazon Prime Video, dopo essere stato presentato in anteprima nazionale, lo scorso febbraio, alla Camera dei Deputati, alla presenza del Ministro della Salute Roberto Speranza. Interpretato da Maria Grazia Cucinotta e Isabella Ragno, il film alterna parti di fiction alle testimonianze di medici vittime di aggressioni (Ombretta Silecchia, Giovanni Bergantin), del marito di Paola Labriola, la psichiatra uccisa da un suo paziente, Vito Calabrese, dei giornalisti Massimo Giletti e Gerardo D’Amico e della coordinatrice del Centro medico di Cavarzere Tiziana Mattiazzi. Attraverso un turno di notte in guardia medica, emergono la passione, la paura e la determinazione dell’essere medici ma prima ancora persone, in prima linea per scelta ma vittime di una condizione di insicurezza e solitudine proprio sul posto di lavoro.
“I medici sono oggi, per il loro operato e il loro sacrificio nella lotta alla pandemia di Covid-19, considerati eroi, angeli – afferma il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli -. La gratitudine delle persone è tangibile, si esprime con gli applausi e i canti dal balcone, con le innumerevoli lettere, poesie disegni, manifestazioni di affetto e solidarietà che riceviamo ogni giorno. Eppure, anche in questo momento, persistono, pur se in maniera meno evidente, atti di violenza più o meno esplicita. È necessario dunque mantenere alta la sensibilizzazione contro questo triste fenomeno”.
“Il cinema è una forma d’arte ma anche un potente mezzo di comunicazione – dichiara e aggiunge il produttore della Draka Corrado Azzollini – e per questo abbiamo creduto fosse giusto sposare un tema divenuto così urgente nella cronaca di tutto il paese, un problema di enorme rilevanza sociale, culturale e politica. Non siamo abituati ad ascoltare i medici che parlano delle loro paure, delle loro difficoltà; forse inconsciamente crediamo che siano invincibili, soprattutto in questo momento, nell’emergenza della pandemia, eppure sono persone, che meritano di lavorare in sicurezza”.
Il docufilm “Notturno” è disponibile a questo link.